Da un eccesso all’altro, con Uefa e Fifa che seguono strade opposte.
L’Europeo 2024 verrà concentrato in un’unica nazione, dopo che nel 2021 era stato coinvolto mezzo continente, mentre i Mondiali 2026 e 2030 saranno sparsi su più Paesi (Stati Uniti, Messico e Canada tra due anni e mezzo; Spagna, Portogallo, Marocco, Argentina, Uruguay e Paraguay tra sei e mezzo) dopo che nel 2022 le partite si erano disputate attorno alla medesima città, Doha. La sfida della sostenibilità si può approcciare in modi diversi, ma nel caso di un evento sportivo al primo punto ci sono le distanze da affrontare dagli atleti. Così Germania 2024 – l’Europeo che ha preso forma a inizio mese col sorteggio di Amburgo, scatterà il 14 giugno a Monaco e si concluderà un mese dopo a Berlino – cercherà di limitare l’uso dell’aereo.
LE SEDI
Dieci città tedesche, suddivise in tre cluster, con partite della prima fase concentrate in una specifica area. Al nord, tra Berlino, Amburgo e Lipsia. Al centro fra Gelsenkirchen, Dortmund, Düsseldorf e Colonia, oppure al sud tra Francoforte, Stoccarda e Monaco. Nove dei dieci impianti coinvolti erano già stati usati per la Coppa del mondo 2006 – quella alzata al cielo da Fabio Cannavaro sul prato dell’Olympiastadion – l’unico nuovo, quello di Düsseldorf, era comunque esistente. La conseguenza è che per la prima volta in una rassegna continentale non ci sono state strutture da edificare ex novo e quindi, evitando il consumo di suolo, si poteva pensare davvero a un evento completamente sostenibile.
L’ENERGIA
Dentro gli stadi sarà una continua lotta contro lo spreco energetico: illuminazione al minimo, sfruttamento di eolico e solare, abbondanza di cibi vegetariani e vegani, piatti e bicchieri riciclati, metodi di pagamento digitali. Al pilastro ambientale si abbina il sociale, con attenzione massima alle persone con disabilità, all’inclusione e all’abbattimento delle discriminazioni: dalle postazioni dedicate agli spettatori in carrozzina fino ai bagni per il genere neutro, passando per la descrizione delle partite per i non vedenti. Il fumo sarà bandito dentro gli stadi, ma la sfida sarà eliminare le sigarette anche nelle Fan Zone all’aperto e lungo le vie di accesso. Sulla carta è tutto pronto, ma solo vivendo l’evento si capirà se sia davvero a impatto limitato oppure no.