PERUGIA - Tre anni e mezzo di condanna per i dieci mesi di incubo fatti vivere alla moglie e ai tre figli. Mesi fatti di violenze, sofferenze fisiche e morali finché la mamma non ha preso i bambini e li ha portati fuori da quella casa. È stata questa, ieri, la decisione del giudice che ha condannato l'uomo di origini marocchine accusato di maltrattamenti in famiglia.
Per lui l'accusa era inizialmente anche di violenza sessuale, per quegli atti fatti subire alla moglie contro la sua volontà quando tornava a casa anche ubriaco. Ma il procuratore capo Raffaele Cantone ha chiesto l'assoluzione per questo capo di imputazione e la sentenza quindi lo ha condannato solo per i maltrattamenti.