Falso trading online, perugino racconta: «Così ho bruciato 150mila euro»

Nella foto d'archivio andamento di titoli azionari
Nella foto d'archivio andamento di titoli azionari
di Michele Milletti
Venerdì 3 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:34
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PERUGIA - Alleggerito di 150mila euro. Truffato da chi del raggiro online ha fatto una professione, contando non solo su competenze tecnologiche di primissimo livello ma anche sull’aspetto psicologico e motivazionale che diventa inevitabilmente la molla che scardina la diffidenza iniziale e fa partire la truffa.
LA RICOSTRUZIONE 
Vittima dell’ennesima truffa su internet, e in questo caso il fronte è quello del falso trading online, un professionista perugino cinquantenne. Costretto a fare i conti con una realtà amarissima: 150mila euro spariti nella convinzione che stesse guadagnando quando invece i bonifici fatti erano verso i conti correnti dei truffatori. Per soldi inviati e mai più rivisti. Un ammontare che tiene conto anche del prestito che l’uomo ha preso proprio per finanziare questa attività in cui i ricavi sembravano così facili e immediati, e che ora purtroppo per lui dovrà ripagare.
L’abbocco, come spesso accade, è un video su Facebook. In cui un personaggio famoso racconta di grandi e concrete possibilità di guadagno. Un video che sembra autentico a tutti gli effetti se non fosse, scoprirà amaramente l’uomo, cheinvece è stato realizzato con l’intelligenza artificiale.
«Ho deciso di dare un seguito a quel video che mi aveva molto incuriosito - il suo racconto - e dunque ho cliccato e seguito tutte le indicazioni che mi venivano richieste». È così che comincia la truffa, ma il cinquantenne ancora non sa quello che l’aspetta. 
O meglio. All’inizio racconta di essersi approcciato con un misto di curiosità e massima attenzione, temendo che da qualche parte potesse esserci «la fregatura». Ma poi, andando avanti, i dubbi iniziali gli si cominciano a sciogliere.
E i motivi sono due. «Anzitutto - racconta l’uomo - la pagina del sito che mi sono trovato davanti era in tutto e per tutto rispondente a quella di uno dei più noti e famosi siti di trading online. E poi ho iniziato a vedere che il mio conto saliva».
Eccola, la chiave tecnica e psicologica per convincere definitivamente la vittima della bontà di quanto sta facendo. E non è il caso di pensare che sia facile non cadere in certe trappole, perché dal momento in cui si ha la percezione di essere inseriti in un circuito serio ecco che l’aspetto psicologico diventa preponderante.
Proprio come in questo caso. «Dopo aver inviato i miei documenti - racconta ancora il professionista - mi è stato chiesto di versare 250 euro a favore di un conto straniero per iniziare subito a fare investimenti online. Mi è stato spiegato come i miei soldi si sarebbero trasformati in criptovalute con cui svolgere queste attività e che poi mi sarebbero tornati indietro in euro nel mio conto corrente». 
L’uomo, anche perché non è certo facile se uno non è del settore, inizialmente non si accorge del fatto come il link inviatogli e che dovrebbe rimandare al sito di trading online si differenzia per una lettera e qualche segno rispetto a quello vero e assolutamente rispettabile e legale del sito di trading di riferimento. E questo è un altro elemento purtroppo difficile da considerare ma che spalanca le porte della truffa: il sito apparentemente rispondente in tutto e per tutto rispetto a quello vero e il cui indirizzo appare a una prima lettura quello giusto ma invece si differenzia per un piccolo segno che se non si è più che attenti difficilmente si è in grado di riconoscere.
«Quando ho visto che iniziavo a guadagnare rispetto all’investimento iniziale ho chiesto di poter subito rientrare di qualche soldo - continua il cinquantenne - e così è avvenuto». Questo è il secondo passaggio fondamentale della truffa, perché nel momento in cui effettivamente si riscontra un accredito di una somma superiore rispetto a quella che si è investita è inevitabile pensare di fare affari e incassi sempre più grossi. «Mi hanno iniziato a chiamare da un numero straniero - ricorda l’uomo - un numero voip, e cioè di quelli che vengono generati direttamente su internet e che funzionano solo in uscita ma se tu chiami una voce ti dice che è inesistente. Mi sono stati proposti investimenti sempre più consistenti e io ho acconsentito, visto che inizialmente le cose erano andate molto bene». Investimenti per i quali il professionista, ormai convinto, chiede anche un finanziamento per integrare la somma a sua disposizione. E invece ecco il finale truffa. Alle richieste di iniziare a rientrare degli investimenti vengono prima chiesti soldi per il pagamento delle tasse, e poi semplicemente i trader spariscono. All’uomo non è restato altro da fare che sporgere denuncia alle autorità, nella speranza che almeno qualcosa possa rientrare in cassa.
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