Inseguita dalla «Spagnola» da bambina, coccolata con il ragù della domenica, senza più il marito, soffrendo della morte di un figlio, costretta a non uscire ai tempi del coronavirus, Giuseppina Salerno non fa entrare nessuno nel suo basso in via Cristallini. «Sciò, sciò», ripete con voce squillante e, con lo stesso tono, canta per allontanare la paura della morte. Sulla soglia, appoggiata sugli scuri di legno, mostra il volto verace di Napoli, allegra e irresistibile: la nonna da guinness...
di Maria Pirro
Video Newfotosud, Sergio Siano
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