(LaPresse) «Nei confronti di Raffaele Cutolo c'è stato un vero e proprio accanimento. Applicare 41 bis in questo modo è barbarie giuridica, è stata una vera e propria tortura per una persona che non era nemmeno più in grado di scendere dal letto e di riconoscere la moglie e la figlia». È il duro atto d'accusa di Gaetano Aufiero, legale del boss della camorra, morto in un reparto dell'ospedale di Parma mentre scontava in regime di 41 bis i 4 ergastoli a cui era stato condannato. Per 'o professore, ha chiarito il legale, il regime detentivo del 41 bis «soprattutto negli ultimi 18 mesi, quando si sono aggravate le sue condizioni, è stata una vera e propria tortura», «un vero e proprio accanimento, una condotta che si riserva alle bestie». Nel frattempo si attendono le disposizioni della Questura di Napoli che dovrà disporre le misure di sicurezza per la celebrazione del rito funebre che si terrà probabilmente nel comune di Ottaviano.
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