Alla mezzanotte di domani arriverà il triplice fischio per l’amministrazione Festa. Scadrà infatti il termine dei venti giorni che la legge accorda al sindaco dimissionario per tornare indietro sui suoi passi. Un’ipotesi che, stando al clima da ultimi giorni di Pompei registrato nella settimana appena passata a Palazzo di città, appare più che peregrina.
Festa ha protocollato le sue dimissioni dallo scranno più alto del Municipio alle 16.47 del 26 marzo scorso, poco dopo aver comunicato alla città la sua decisione a mezzo social. «Dopo le ulteriori, gravissime e infondate indiscrezioni riportate da certa stampa locale rispetto allo stato delle indagini che la Procura di Avellino ha svolto in questi ultimi mesi, l'aria in città è diventata sempre più pesante.
Da quanto si apprende, tra le pratiche che amministrazione e uffici stanno tentando di portare a compimento in extremis c’è quella del sottopasso. L’ok del provveditorato regionale alle opere pubbliche, già atteso per venerdì, dovrebbe arrivare nella giornata di domani e, subito dopo, il tunnel sarà aperto anche in mancanza di una inaugurazione ufficiale. Se tutto andrà secondo i piani, meglio però non utilizzare parole di certezza quando si parla dell’incompiuta per eccellenza della città, il governo a guida Festa-Nargi riuscirà ad intestarsi temporalmente la fine dell’eterno cantiere. Nel frattempo i consiglieri comunali hanno restituito agli uffici smartphone e schede sim di cui erano stati dotati per le funzioni legate al mandato, prassi che domani seguiranno anche gli assessori prima di lasciare il campo al commissario prefettizio che, presumibilmente, arriverà tra martedì e mercoledì.
Se la maxinchiesta avviata dalla Procura su una serie di presunti appalti sospetti e che vede tra gli indagati anche lo stesso sindaco dimissionario ha portato alla fine anticipata dell’esperienza amministrativa, resta da capire quanto ed in che misura avrà riflessi indiretti anche sulle scelte elettorali del blocco civico che nel 2019 ha vinto le elezioni. Festa non ha ancora sciolto le sue riserve, neanche con i suoi fedelissimi e con i suoi alleati. Starebbe comunque lavorando alla composizione della coalizione, si sta ragionando su quattro liste, con l’intento di ritagliarsi certamente il ruolo di collante politico a prescindere da una sua presenza elettorale o meno.
Lo scenario che al momento appare più probabile, infatti, è che a guidare la coalizione civica festiana sia proprio Laura Nargi che, nel frattempo, sta chiudendo la sua lista. Nessun dubbio poi sulla presenza delle due squadre direttamente riconducibili al sindaco, “Davvero” e “Viva la Libertà”, resta invece un’incognita il supporto del capogruppo in Regione di “Moderati e Riformisti”, Livio Petitto, che sarebbe disposto ad essere della partita festiana solo in caso di ricandidatura del sindaco uscente. Diverso il discorso per l’altro sponsor politico del 2019, Angelo Antonio D’Agostino, che ha già annunciato che appoggerà il suo partito, Forza Italia, anche alle amministrative coerentemente con la sua candidatura alle europee nelle fila degli azzurri.