Nuovo allenatore Napoli 2024: Gasperini e Italiano davanti a tutti

Il cerchio si stringe per la panchina: Pioli aspetta solo una chiamata

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Venerdì 3 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 4 Maggio, 08:04
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Aurelio De Laurentiis gioca su più tavoli, tiene in mano un importante poker di nomi per la panchina del Napoli e scarta anche una carta per non dare l’impressione di essere già... servito. Che siano tutti assi nella mente, nella manica (e magari anche nella tasca) del patron - oltre che oggettivamente allenatori di spessore - è fuori discussione. Adesso però bisogna capire a quale figura intende indirizzare le sue maggiori attenzioni per affidargli la ricostruzione della squadra del futuro. E come un abile “mazziere”, il patron della Filmauro continua a cambiare e ricambiare posizioni e preferenze di ogni identikit anche in funzione di tanti fattori che sono ancora in gioco. In tutti i sensi. Si va dalla speranza qualificazione ad una competizione europea per l’anno prossimo agli impegni che ancora vedono protagonisti alcuni dei profili sondati dal Napoli. La posta in palio, del resto, è alta. Altissima. Nel piatto c’è il riscatto del club dopo una stagione fallimentare che si sta avviando mestamente alla conclusione ed una campagna acquisti (e cessioni) da far partire anche a seconda delle indicazioni e del credo del nuovo nocchiero. Ed ecco che tornano prepotentemente alla ribalta un paio di vecchi e nuovi pallini di De Laurentiis che rappresentano i due antipodi per il modo di intendere il calcio. Da una parte Gian Piero Gasperini dell’Atalanta; dall’altra Vincenzo Italiano della Fiorentina.

Entrambi hanno ancora un anno di contratto con i rispettivi club di appartenenza ed entrambi sono in corsa per un titolo a livello europeo tra El e Conference. Il Gasp era già stato ad un passo dal Napoli in passato ed ora - dopo otto anni a Bergamo - potrebbe avere la voglia (e l’esperienza) di confrontarsi nuovamente in una piazza importante come Napoli (dopo la parentesi poco felice con l’Inter). Bisognerà capire cosa dice la Dea. Gasperini è legato al club nerazzurro fino al 2025 (ingaggio di circa 3,5 milioni all’anno) e non è detto che la famiglia Percassi lo lasci andare a cuor leggero. Si vedrà. Certamente con Gasperini andrebbe in scena una rivoluzione tattica (con riverberi sui rinforzi). Il Gasp infatti è un integralista della difesa a “3”. Insieme a lui, dall’Atalanta, potrebbero arrivare anche Matteo Ruggeri - come quinto di sinistra - oltre che il pezzo forte Teun Koopmeiners già da tempo nei radar del Napoli ed ormai nel mirino dei top club italiani (e non solo). Occhi puntati anche sul brasiliano Ederson: 7 gol quest’anno con la Dea dopo essersi messo in vetrina con la Salernitana due stagioni or sono.

Il ritorno di fiamma 

Negli ultimi giorni è tornata prepotente la candidatura di Vincenzo Italiano. Il tecnico andrà via dalla Fiorentina ed è sempre stato uno dei pupilli di DeLa. Le parti sono in contatto da tempo tra alti e bassi complici anche i rumors che vedevano Italiano vicino alla panchina del Bologna o del Torino (dove sembra aver messo la freccia Palladino). L’allenatore della Viola - al contrario di Gasp - rappresenterebbe la continuità tattica sul solco della difesa a “4” e di un modulo (il 4-3-3) che è un mantra a queste coordinate. Italiano però ha mostrato di essere anche abbastanza duttile, cambiando la Fiorentina dalla cintola in su a seconda delle esigenze. Per non parlare del cachet (circa 2 milioni a stagione in Toscana) che sarebbe certamente più abbordabile. Occhi puntati sempre su Stefano Pioli del Milan. Anche il tecnico emiliano ha le valigie pronte, in questo caso perché ha fiutato aria di ben servito da pare del Diavolo ed aspetta solo una chiamata (definitiva). Pioli resta sempre in lizza per la panchina azzurra, sia per il suo credo tattico (fautore della difesa a “4”), sia per l’esperienza già maturata in piazze importanti come Roma e Milano. Pioli ha un ingaggio di circa 4 milioni per un altro anno e certamente non intende rimanere a girare i pollici la prossima stagione. Lo stesso vale anche per Antonio Conte.

In questo caso, si tratta di un colpo di fulmine che De Laurentiis ha avuto a novembre scorso quando lo avrebbe voluto a tutti i costi al capezzale del club per il dopo Garcia ed anche post esonero di Mazzarri. Allora Conte glissò, rinviando tutto a fine campionato. Oggi, il discorso è cambiato e nel valzer delle panchine Conte finora ha guardato anche altrove (in casa Milan e forse anche con uno sguardo alla vecchia Signora). Insomma tutto è in gioco, ma è sempre De Laurentiis ad avere le carte in mano. E l’asso nella manica... 

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