Napoli. Doppi pagamenti ai creditori Asl, da Corte dei Conti stangata per Montemarano

Angelo Montemarano
Angelo Montemarano
Sabato 10 Ottobre 2015, 10:00 - Ultimo agg. 10:35
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La Corte dei Conti condanna Angelo Montemarano e gli ex amministratori della sanità considerati responsabili dei doppi pagamenti ad un risarcimento record in favore dell’Asl Napoli 1. È quanto si legge nelle motivazioni della sentenza dei giudici contabili depositate l’altro ieri. Il verdetto, che risale allo scorso mese di dicembre, è chiaro: Montemarano, Mario Tursi, Giovanni Di Minno, Raffaele Ateniese, Pasquale Corcione, Luigi Affinito, Anna Monti, Alberto Di Capua, Antonio Atonna, Giovanni Gualdiero, Aldo Del Vecchio, Mario Bardi, Albino D’Ascoli, Giuseppe Borretti e Giancarlo Favro Ghidelli sono chiamati ora al pagamento della somma complessiva di oltre 30 milioni di euro, di cui 28,9 milioni per danno patrimoniale.



La fetta più grande spetta allo stesso Montemarano, oggi direttore generale dell’Arsan, che da solo dovrà sborsare circa 10 milioni. Perché questa stangata? Secondo la Corte dei Conti, in pratica, gli allora vertici dell’Asl Napoli 1 non misero in atto «alcun provvedimento inteso a ridimensionare il fenomeno dei doppi pagamenti ai fornitori neppure quando simili accadimenti furono segnalati dagli stessi creditori».



I giudici contabili considerano inoltre «sconcertante la contraddittorietà della quasi totalità delle argomentazioni difensive basate da un lato sulla negazione di conoscenza da parte dei convenuti del fenomeno dei doppi pagamenti e dall’altro sull’affermazione di una loro puntuale attivazione al fine di determinarne la cessazione e la risoluzione definitiva».

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