Pompei, pace fatta su Bolle ma è caos biglietterie

Pompei, pace fatta su Bolle ma è caos biglietterie
di Susy Malafronte
Sabato 18 Luglio 2015, 08:47
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Pompei. Accordo sindacali in extremis e risse sfiorate tra i turisti in fila alle biglietterie. Pompei - nel bene e nel male - continua a dare spettacolo.



È stato, dunque, un venerdì 17 davvero rovente per gli Scavi. Alla fine il buon senso ha prevalso sugli animi tempestosi. All'apertura di credito del soprintendente Massimo Osanna, i sindacati hanno congelato l'assemblea notturna del 25 luglio, con rinvio a data da destinarsi. Non ci sarà pertanto alcun disagio per lo spettacolo «Roberto Bolle & Friends» in programma al Teatro Grande. Confermata, almeno per il momento, l'assemblea del 24 luglio dalle 9 alle 11, con conseguente ritardo nell'apertura al pubblico del sito archeologico, a meno che il ministro Dario Franceschini non fornisca nel frattempo serie garanzie sull'incremento del personale e la regolarizzazione dei turni di lavoro. Il soprintendente si è fatto da garante al tavolo di raffreddamento e entro la settimana prossima dovrebbe arrivare l'impegno del ministro per trovaer una soluzione alle carenza degli addetti alla vigilanza, in particolare per sito di Ercolano. Martedì 21 nuovo incontro soprintendente-sindacati per definire il servizio di sicurezza durante lo spettacolo dell'étoile. E non si esclude che già in quella sede Franceschini possa inviare una nota, o addirittura un suo rappresentante, per scongiurare l'assemblea del 24 luglio. Archiviato un disagio annunciato, ecco che si fa avanti un altro pesante disservizio a tormentare la città archeologica. Ieri si è vista una Pompei da bollino rosso.



Una giornata caldissima, ma non solo per le temperature che hanno visto il termometro sfiorare i 40 gradi con il 70 per cento dell'umidità: file interminabili alle biglietterie e alle risse sfiorate tra i turisti in attesa sotto il sole. La ressa è dovuta all'abolizione, due giorni fa, della cassa che dava precedenza alle guide con gruppi di crocieristi o di altri visitatori con tariffa ridotta. L'accesso veloce resta riservato soltanto alle comitive organizzate che pagano il ticket a prezzo intero. Un sistema di difficile gestione, e destinato a provocare inevitabili frizioni tra chi entra subito e chi, invece, è condannato a una lunga attesa. Un israeliano che si è visto «rubare» il posto in fila da uno statunitense, alla biglietteria di Porta Marina Superiore, è andato su tutte le furie. Prima la lite, con parole grosse e minacce, poi gli spintoni, Finché l'israeliano non ha perso completamente le staffe e si è impossessato di un estintore con l'intenzione di colpire il giovane americano. L'intervento di alcune guide ha evitato il peggio. L'americano non ha voluto sporgere querela. «Sono stati attimi di panico – racconta una guida – le signore in fila sono scappate urlando per lo spavento». Alla luce dell'ennesimo scenario da caos, i tour operator vanno all'attacco: «Perché non danno la possibilità di vendere il ticket anche alle agenzie, in modo da evitare tutti questi disagi?».



I circa 16mila visitatori registrati ieri, con un picco di 12mila alle 14, sono la conseguenza dell'arrivo nel porto di Napoli, come ogni venerdì, delle grandi navi da crociera: 6mila passeggeri anziché il normale «carico» di 4mila. «La soprintendenza dovrebbe pensare a come gestire al meglio questi flussi turistici – suggerisce Ettore Cucari, presidente di Fiavet Campania - migliorando e ampliando il servizio di vendita dei biglietti con le prenotazioni on-line, e non certo chiudendo ”a tempo”.
Tutti sanno che il venerdì le crociere portano negli Scavi di Pompei un fiume di visitatori tra le 10.30 e le 13.30. Perché non si pensa a potenziare l'organico e ad attivare in via straordinaria nuove biglietterie?».
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