Raid al cimitero, rubati vasi e crocifissi in rame. Scoperchiate anche le grondaie delle cappelle

Pollena Trocchia furto di rame al cimitero
Pollena Trocchia furto di rame al cimitero
di Patrizia Panico
Mercoledì 27 Maggio 2015, 14:52 - Ultimo agg. 15:46
2 Minuti di Lettura
POLLENA TROCCHIA. Circa 400 tra vasi e porta lumini in rame e bronzo sono stati trafugati all’interno del cimitero di Pollena Trocchia. Rubate anche le grondaie delle cappelle. E’ il bilancio di un raid messo a segno nella notte tra domenica e lunedì scorso.



L’ennesimo dal momento che solo nelle ultime settimane i furti commessi nel camposanto della cittadina vesuviana di Pollena Trocchia sono almeno tre. Non c’è pace per il cimitero e i suoi defunti le cui lapidi sono state razziate più volte in pochissimo tempo.



Una banda, non si esclude infatti che sia sempre la stessa, ha preso di mira ancora una volta il luogo sacro dei defunti. E come sempre il filo rosso che spinge i malviventi a profanare i cimiteri danneggiando spesso lapidi e cappelle è il rame che viene in seguito rivenduto ad un costo abbastanza elevato. E il cimitero di Pollena Trocchia con il furto dello scorso fine settimana è già al “terzo episodio commesso in poco tempo”, spiegano gli operai addetti alla gestione e manutenzione del camposanto. Solo una settimana prima la banda che si era introdotta nel cimitero, oltre al furto di decine di portafiori ha scoperchiato il tetto di diverse cappelle rivestite in rame.



Stesso furto, eseguito con analoghe modalità, è stato messo a segno anche nel cimitero del vicino Comune di Sant’Anastasia la scorsa settimana. La banda dopo aver forzato il cancello di ingresso ha depredato alcune tettoie in rame di circa 10 metri quadri ciascuna oltre a vasi e porta lumini. Non solo. Nel corso del raid all’interno del camposanto in via Marra a Sant’Anastasia, i ladri hanno portato via anche un automezzo Ape Piaggio parcheggiato nella struttura. Sui furti seriali stanno indagando i carabinieri della tenenza di Cercola e della stazione di Sant’Anastasia. Al vaglio dei militari dell’arma anche i filmati delle videocamere presenti in zona.