Si guardano filmati, si cercano testimonianze, si contano i danni: il day after della giornata più nera della polizia municipale napoletana è vissuto in immersione nel superlavoro per non pensare alla vergogna di quel che è accaduto. Durante un concorso per l'avanzamento di grado è scoppiato il caos. Vigili hanno picchiato vigili, la prova è stata sospesa, la polizia di stato è stata chiamata per sedare la polizia municipale. Roba imbarazzante, troppo imbarazzante per la terza città d'Italia che deve fare già i conti con i mille guai d'ogni giorno.
Il sindaco ha fatto sentire la sua voce: «È un fatto grave, ed è molto grave che sia stato compiuto da appartenenti alla polizia municipale, corpo che dovrebbe garantire serenità. Se qualcuno ha dubbi sul percorso avviato, come accade in tutti i Paesi democratici, ci sono altri strumenti per far valere le proprie tesi. I metodi della protesta di ieri sono inaccettabili e inqualificabili».
Lo pensano anche i vertici della polizia municipale che hanno avviato una indagine interna per identificare e punire tutti i responsabili di quel che è accaduto. Già ieri, nelle ore successive al caos, erano stati denunciati 13 agenti, oggi il numero è salito a 25. Si tratta delle persone che hanno contribuito a creare il caos per il quale è stato sospeso il concorso. In questo caso l'accusa è di interruzione di pubblico servizio.
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Napoli. Rissa al concorso dei vigili urbani, 25 denunciati. Esposto alla Corte dei Conti, prove da rifare
di Paolo Barbuto
Giovedì 4 Dicembre 2014, 03:19
- Ultimo agg. 08:56
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