Scooter, coca e pistola facile: è la camorra 2.0 dei nuovi capi giovani e spavaldi

Scooter, coca e pistola facile: è la camorra 2.0 dei nuovi capi giovani e spavaldi
di Giuseppe Crimaldi
Martedì 30 Giugno 2015, 08:15 - Ultimo agg. 13:47
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Vivono pericolosamente la notte, e la notte è il loro regno. Si muovono in gruppo, a bordo di scooter senza mai indossare il casco, tirati a lucido con il taglio di capelli alla moda e l'ultimo tatuaggio sulla pelle che odora ancora di balsamo a buon mercato spalmato sulla pelle per accelerare la cicatrice. Spavaldi al punto da sfidare sempre la sorte, quasi si trattasse di un gioco d'azzardo, di una roulette in cui il pallino bianco continua a girare senza mai fermarsi nella corsa della ruota. Hanno già conosciuto gli effetti delle droghe, e il grammo di coca non manca mai nelle tasche dei jeans.



In molti girano con un'arma addosso, e sempre più spesso non è più il coltello a scatto ma una pistola. Eccoli i nuovi protagonisti di quell'inferno in cui sembrano essere sprofondati interi quartieri del centro storico di Napoli: da Forcella ai Decumani, dalla Sanità al Borgo Sant'Antonio Abate, e fin su ai vicoli dei Quartieri spagnoli o del Pallonetto.

Qualcuno, in Procura, li indica ormai come i «camorristi bambini»: negli atti di una recente inchiesta della Direzione distrettuale antimafia il loro profilo criminale emerge in maniera lucida e inquietante.



Si parla di Forcella, ma il criterio è drammaticamente valido e applicabile per qualunque altra zona della città minimamente infestata da clan in rotta che cedono il passo alle cosiddette nuove leve, che poi altro non sono che bande di delinquenti comuni che si sono messe in testa di fare il grande salto di qualità. Niente a che fare con i tradizionali clan - proprio a cominciare dal paragone tra i «vecchi» e i «nuovi» Giuliano - ma alla fine per loro, quel che conta è avvicinarsi a quell'oscuro oggetto nero del desiderio per riuscire a fiutarne l'odore inebriante. Bande di cani sciolti che prima o poi davvero finiremo per chiamare «baby camorristi».

L'esempio più inquietante di questa nuova generazione di protagonisti criminali è quel «Tore 'o maligno» - il minorenne di Forcella che poco dopo aver ammazzato a colpi di pistola all'esterno di una discoteca di Pozzuoli il 24enne Maurizio Lutrucuso che si era «permesso» di mettergli le mani addosso così commentava l'episodio, ignaro di essere intercettato da una microspia messagli in casa dai carabinieri: «Uagliù, gli ho dato "sette botte" in petto...». Vite bruciate che si perdono lungo la strada. Quanti altri giovanissimi come Tore 'o maligno popolano le notti di Napoli? Tanti, troppi. E sotto ogni latitudine. Al Rione Traiano è ancora aperta la ferita della morte di Davide Bifolco, ucciso a 17 anni da un colpo di pistola esploso da un carabiniere dopo un drammatico inseguimento. Sarà il processo in corso a stabilire la verità giudiziaria di quella tragedia: ma come si fa a non inquadrare anche questa vicenda se non in un contesto di degrado umano, morale e ambientale nel quale tanti ragazzi sono costretti a crescere?



Provate a uscire di casa e a passare un paio d'ore in una delle tanti notti della città continuamente in bilico tra la vita e la morte. Percorretele, certe zone, augurandovi di non trovarvi mai al centro di questo nulla malefico popolato da ombre giovani che vi scivolano intorno veloci e gelide come fantasmi. Torniamo all'indagine dei pm Woodcock e De Falco sui nuovi «ras» di Forcella: su 77 indagati scopriamo che oltre la metà sono giovani, e non mancano gli under 18 che però sanno già come si riscuote il pizzo, come si fa «ragionare» chi non vuole pagare la rata del racket, o come si usa una pistola calibro 9. La chiamano pure "Camorra 2.0": una sorta di reload criminale costruito sulle ceneri dei vecchi modelli criminali e affidato a giovani in erba. Ragazzi cresciuti male, imbevuti negli insegnamenti di cattivi maestri e con falsi modelli senza che però nessuno - a cominciare dai presìdi classici: famiglia, scuola, servizi sociali o magari anche il più semplice degli oratori - lanciasse il minimo allarme. Accorgersi della loro ingombrante presenza adesso non sarà inutile, anche se è sicuramente troppo tardi.
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