Si insedia il nuovo prefetto Pantalone, il sindaco chiede convocazione Comitato per la sicurezza

Il prefetto Gerarda Maria Pantalone
Il prefetto Gerarda Maria Pantalone
Lunedì 19 Gennaio 2015, 09:37 - Ultimo agg. 18:55
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NAPOLI - Si insedia oggi il nuovo prefetto di Napoli, prima donna a ricoprire il ruolo nel capoluogo partenopeo: è Gerarda Maria Pantalone, negli ultimi tre anni prefetto di Salerno. Pantalone succede a Francesco Antonio Musolino, designato dal Consiglio dei Ministri nuovo capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Pantalone è originaria di Grazzanise, in provincia di Caserta: «È per me un onore oltre che motivo di orgoglio, quale cittadina campana di origine, pormi al servizio di uno splendido quanto articolato e complesso territorio e di una straordinaria collettività impegnata in un difficoltoso percorso di crescita civile e sociale cui è dovuta la massima attenzione e considerazione», dichiara.



Obiettivo del nuovo prefetto di Napoli è quello di «promuovere la più fattiva sinergia tra le istituzioni e sollecitare il coinvolgimento della società civile per la ricerca di risposte efficaci e condivise alle più delicate situazioni che interessano la nostra comunità e per lo sviluppo del territorio».




Pantalone assicura «la costante disponibilità all'ascolto e la vicinanza istituzionale a chi sta vivendo una condizione di disagio, a chi non ha un lavoro, a chi teme di perderlo, a chi è angosciato dall'incertezza del presente e del futuro», tutto ciò «nell'esercizio di una azione sorretta dall'elevato valore sociale e costituzionale dell'etica pubblica e sempre improntata, in ogni momento ed in tutte le sue manifestazioni, all'affermazione degli imprescindibili principi di legalità e libertà che saranno garantiti con ogni sforzo e fermezza».



Nel salutare il nuovo prefetto Pantalone, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha chiesto «con cortese urgenza una convocazione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica» con riferimento «a fatti accaduti a Forcella, alla Sanità, a Ponticelli certamente legati al fenomeno della criminalità organizzata ma anche a scippi a danno di turisti italiani e stranieri che attengono alla micro delinquenza, altrettanto dannosa e pericolosa».
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