Strage di Secondigliano: infermiere killer, sì alla perizia psichiatrica

Strage di Secondigliano: infermiere killer, sì alla perizia psichiatrica
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 28 Maggio 2015, 08:24 - Ultimo agg. 09:25
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Un’equipe di medici e specialisti in psichiatria potrà visitare Giulio Murolo, l’uomo responsabile di quattro omicidi a Secondigliano. Una mossa calata nel corso delle indagini che vedono l’infermiere napoletano indagato di strage, da parte del suo difensore, il penalista Carlo Bianco. Tecnicamente si tratta di una richiesta di visita medica, giustificata di fronte a condizioni di salute precarie, che dovrebbe preludere anche a un abbozzo di perizia sulle sue capacità di intendere e volere, sia allo stato attuale, sia al momento della strage.



Una mossa in parte annunciata, con cui la difesa punta ad accertare lo stato di salute, ma anche e soprattutto le sue condizioni di lucidità mentale in vista di un processo. In campo, una vera e propria equipe medica, capitanata dal professore Francesco Bruno (conosciuto per la sua esperienza da criminologo), la sua collega storica Chiara Biagini, e Tiziana Salvati, quest’ultima dirigente dell’opg di Napoli ed esperta in psicodiagnostica. Inchiesta che attende gli esiti delle indagini di balistica, che ora fa i conti con gli accertamenti di natura psichiatrica chiesti e ottenuti dalla difesa di Murolo.



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