Salerno, sequestrò e picchiò un uomo a fini estorsivi: riduzione di pena in Appello

I fatti avvennero nella zona orientale di Salerno, la vittima gli doveva dare 1.400 euro

Aula di tribunale
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di Angela Trocini
Martedì 27 Febbraio 2024, 00:40
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Sconto di pena per Marco Ferraiolo accusato di sequestro di persona finalizzato ad una tentata estorsione. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte di assise di appello che hanno rideterminato la pena a carico dell’imputato (difeso dagli avvocati Teresa Sorrentino ed Antonio Boffa) a 4 anni e 5 mesi di reclusione (in primo grado era stato condannato ad oltre 6 anni). I fatti risalgono a giugno 2020 quando, nella zona orientale di Salerno, Marco Ferraiolo incontrando Marco Sica lo avrebbe costretto con la forza a salire in auto (un Suv di colore scuro), prendendolo a pugni e privandolo della libertà personale per condurlo a casa  dove avrebbe continuato a picchiarlo dicendo che doveva riferire al fratello di portargli i 1.400 euro che gli doveva (secondo la ricostruzione dell’accusa era un debito per un incidente d’auto che il fratello della vittima dell’aggressione aveva contratto con l’attuale imputato). La vittima sarebbe stata anche minacciata di morte con un coltello e privata del telefonino in modo da impedirgli di chiamare aiuto.

In primo grado, al termine del dibattimento, i giudici avevano già riqualificato il reato da sequestro di persona a scopo estorsivo al sequestro di persona per tentata estorsione (e non estorsione consumata come l’imputazione originaria) e ieri i giudici di secondo grado hanno ulteriormente ridotto la pena sul concorso delle aggravanti che era uno dei motivi di appello dei difensori. 

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