Pd, sul lavoro è di nuovo scontro Renzi-Bersani

di Mario Ajello
Lunedì 22 Settembre 2014, 10:46 - Ultimo agg. 10:57
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Le trincee sono state scavate. E il generale sul campo, per la battaglia del Jobs Act, stato scelto dalle truppe. Lo chiamano tutti quelli della minoranza del Pd, gli chiedono tutti quale dovrà essere la strategia di guerra e lui, Pier Luigi Bersani, ha ritrovato la verve dei giorni migliori, in una sorta di risveglio improvviso e assai combat.



La legge sul lavoro si annuncia come la partita di ritorno delle penultime primarie democrat ma su uno scenario più maestoso e delicato, quello delle regole sul lavoro che interessano tutti: Renzi contro Bersani e viceversa. Domattina si riunisce il quartiere generale degli ultimi giapponesi, come li chiama Rosi Bindi, notoriamente anti-renziana, e in serata la grande adunata per contare le truppe in vista dell'arrivo nell'aula del Senato della contestatissisma legge su cui si gioca il futuro della sinistra e della sua identità: giapponese o riformista?



Ma già nel fronte della minoranza china sulle carte a scrivere emendamenti su emendamenti per smontare la linea Sacconi - così chiamano le proposte del governo su articolo 18 e tutto il testo - cominciano a manifestarsi le prime discrepanze. Chi parla apertamente di scissione, come Pippo Civati, pur attribuendo a Renzi questa tentazione; chi come il bersaniano D'Attorre fa l'ottimista: "Renzi troverà una mediazione, lo scontro non gli conviene". Chi come Fassina brandisce la bandiera dei "diritti" e dei "valori" e sarà tra i primi a uscire dalla trincea e andare all'attacco anche a petto nudo; chi come il capogruppo Speranza e il ministro Martina si sta ritagliando il ruolo da diplomatico e da peace keeper con il pericolo di essere bersagliato alle spalle dagli amici giapponesi, perché il clima é questo.



Tanti riformisti doc, come lo fu Bersani, si sono infilati l'elmetto, guardano fuori dal Palazzo, pensando di trovare in quelle che in tempo si chiamavano "le masse", e gridano: "Il popolo del Pd sta con noi!". Ma spesso la sinistra, e la sinistra-sinistra ancora di più, ha sofferto in questi anni di problemi agli occhi.