«Vacanze ai Caraibi»: risate no stop. De Sica: «Con i napoletani combatto l'ansia, mai più con Boldi»

«Vacanze ai Caraibi»: risate no stop. De Sica: «Con i napoletani combatto l'ansia, mai più con Boldi»
di Francesca Cicatelli
Sabato 12 Dicembre 2015, 19:42 - Ultimo agg. 19:52
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Vintage gag. Ha dato in pasto al pubblico quello che desidera da questo Natale ossia sorridere a colpo sicuro, Neri Parenti che, nella pellicola «Vacanze ai Caraibi», nelle sale dal 16 dicembre, conquista l’ilarità del parterre natalizio con tanti equivoci, bottino di una stagione ventennale di cinepanettoni. Incontenibili i performers di tutto rispetto che escono a testa alta dai ruoli e redarguiscono nella metanarrazione dei titoli di coda lo stesso regista con un invito ad ammorbidire i toni e le volgarità. D’altronde, come conferma Parenti, spesso «è il pubblico a decidere la direzione del cinema», e di certo non sarà lui a stupirci «con tutti i rischi dei film d’essai che comunque devono trovare spazio come anche il «cinema di genere», salvo voler dirigere Harrison Ford «per impedirgli di interpretare Guerre Stellari» e seminarlo «almeno per questo Natale». Da De Laurentiis ha preso le distanze «ma non abbiamo litigato e Aurelio resta il numero uno in Italia». Neri, che sta pensando di «smettere», esclude una distribuzione web del cinepanettone anche perché «il peggior nemico per il genere è la pirateria e sarebbe difficile uscire su internet da soli senza il sostegno di Anica e Anec. Che senso ha - si chiede - andare sul web a pagamento per alimentare il circuito dei falsi?».

Alleggeriscono i pensieri gli spassosi virtuosismi sonori e comici di Dario Bandiera di cui si perdono le tracce sul finale, sospeso su un’isola deserta, e si conferma regina della simpatia verace la sinuosa Ilaria Spada che convince ancora, dopo «Gli ultimi saranno ultimi», nei ruoli carnali sdrammatizzati dalla genuinità espressiva in coppia con Luca Argentero, nel cast un Furio Zoccano rivisitato.

Neppure a parlarne di un ritorno della coppia Boldi-De Sica: «Non torniamo insieme - assicura l’erede del grande Vittorio - le minestre riscaldare, come nei matrimoni, non funzionano mai», anche perché ormai ha al suo fianco Massimo Ghini («Ginger e Fred» si definisce ormai il duo di attori romani), pronto al match Napoli-Roma: lui naturalmente non tiferà Napoli, squadra a cui «stiamo facendo tanti favori».

Primo cinepanettone nell’era post De Laurentiis per Christian De Sica che è «più rilassato e libero di fare tardi anche sul set rispetto alle riprese con Filmauro.

Con Aurelio è più faticoso - rivela - ma gli sono riconoscente, se sono qui lo devo anche a lui». L’attore si era infatti dissociato dalla formula collaudata della pellicola prenatalizia ma si è sentito pronto a tornare al genere con Neri Parenti. «Il cinepanettone - assicura - non è morto».

Ormai cittadino onorario di Napoli, con cui coltiva un rapporto viscerale, anche con il cuore popolare della città: «Quando vado all’Augusteo (dov’è di scena con il riadattamento teatrale de «Il Principe Abusivo» di Alessandro Siani) - racconta - parcheggio sempre ai Quartieri Spagnoli, parlo con la gente. I napoletani sono veloci e siccome sono ansioso e frettoloso, apprezzo la loro rapidità e quando entro in uno dei miei ristoranti preferiti sanno già cosa voglio mangiare». E anticipa che a marzo lo vedremo in un ruolo drammatico in un film di una giovane regista in cui sarà alle prese con l’amore tra cinquantenni.

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