Avellino, ex sindaco Festa arrestato: respinte le richieste, resta agli arresti domiciliari

L'inchiesta aperta dalla Procura di Avellino prosegue a ritmo serrato

Festa arrestato: respinte le richieste
Festa arrestato: respinte le richieste
di Alessandra Montalbetti
Sabato 27 Aprile 2024, 09:19
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Carabinieri di nuovo in comune. Festa resta ai domiciliari. Queste le due novità sull'inchiesta "Dolce Vita". Ieri mattina i militari del comando provinciale di Avellino si sono recati nuovamente negli uffici comunali presso il segretario Vincenzo Lissa per effettuare nuove acquisizioni di atti. Gli inquirenti avrebbero provveduto ad acquisire atti relativi sia agli affidamenti in cambio di sponsorizzazioni, che atti relativi ai concorsi indetti dalla precedente amministrazione, guidata dall'ex sindaco Gianluca Festa, finito ai domiciliari insieme all'ex dirigente comunale Filomena Smiraglia e all'architetto Fabio Guerriero. Dunque l'inchiesta aperta dalla Procura di Avellino, guidata da Domenico Airoma, prosegue a ritmo serrato, alla luce anche dell'affiancamento del pubblico ministero Vincenzo Russo al pm titolare dell'inchiesta Vincenzo Toscano.

Intanto sempre ieri il gip Giulio Argenio ha sciolto la riserva sull'istanza di attenuazione della misura cautelare depositata dall'avvocato Luigi Petrillo per l'ex sindaco, respingendola.

Dunque per il gip non sono venute meno le esigenze cautelari ravvisate solo una settimana fa.

Ed ancora ieri mattina presso il comando provinciale dei carabinieri di via Brigata hanno preso il via gli accertamenti tecnico irripetibili sui dispositivi elettronici posti sotto sequestro, lo scorso 6 marzo, agli indagati coinvolti nell'inchiesta sugli appalti presuntivamente condizionati e accusati, tra le ipotesi di reato, anche di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione. Copie forensi acquisite per l'indagato Gennaro Canonico, ex presidente della Del- Fes cestistica.

Si proseguirà poi il 2 maggio quando saranno effettuati quelli sui dispositivi dei fratelli Fabio (ai domiciliari) e Diego Guerriero (ex consigliere comunale indagato a piede libero), i due professionisti difesi dai penalisti Marino Capone e Nicola Quatrano. Il 4 maggio invece le copie dei dispositivi dell'ex dirigente comunale Filomena Smiraglia, anche lei agli arresti domiciliari difesa dal penalista Marco Campora, ed infine il 7 maggio quella sui dispositivi dell'ex sindaco Festa accusato insieme ad altri otto indagati di depistaggio, peculato, falso in atto pubblico, induzione indebita, turbata libertà degli incanti. Fissate anche le prime udienze davanti al tribunale del riesame di Napoli per l'indagata sottoposta ai domiciliari Filomena Smiraglia. L'udienza per chiedere l'annullamento o l'attenuazione della misura cautelare per l'ex dirigente comunale ai Lavori Pubblici è fissata per il 30 aprile. In attesa della fissazione del riesame anche l'indagato Fabio Guerriero che ha preferito non presenziare all'interrogatorio di garanzia, scegliendo di avvalersi della facoltà di non rispondere. Fabio Guerriero, insieme alla Smiraglia, è coinvolto nel concorso per funzionario tecnico a tempo indeterminato che ad avviso degli inquirenti sarebbe stato pilotato.

Dalle pagine dell'ordinanza di misura cautelare notificata all'ex sindaco Festa, all'ex dirigente comunale Filomena Smiraglia e all'architetto, titolare professionale di via Tagliamento, Fabio Guerriero sarebbero emersi anche altri particolari dopo lo svolgimento delle prove. Fabio Guerriero e Marianna Cipriano (vincitrice del concorso per funzionario tecnico risultata prima in graduatoria, indagata a piede libero) intercettati in auto parlano della prova. Guerriero le domanda come sia andata la prova e Cipriano replica bene, tutto come previsto anche se afferma di non esser particolarmente soddisfatta della propria prestazione.

Sostiene di aver scelto la busta numero cinque, dove erano contenute ad avviso degli inquirenti le domande che le erano state fornite prima della prova. Ma allo stesso asserisce che solo «l'ultimo non sapeva nulla non aveva». Affermazione che qualora dovesse trovare riscontro da parte degli inquirenti potrebbe portare ulteriori sviluppi investigativi.

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