Caccia alle auto «fantasma»: task-force sulla Domiziana

Sequestrata più di una vettura su due

Auto sequestrate sulla Domiziana
Auto sequestrate sulla Domiziana
di Vincenzo Ammaliato
Venerdì 14 Luglio 2023, 08:35
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Ventiquattro auto fermate durante i controlli per verificare che si rispetti il codice della strada, tredici le vetture sequestrate. È la sintesi dell'operazione di ieri eseguita dalla polizia municipale di Castel Volturno che ha organizzato un posto di controllo nei pressi della rotonda della Domiziana, all'angolo dell'imbocco della superstrada Nola-Villa Literno. Affinché l'operazione andasse in porto è stato necessario anche il coinvolgimento dell'esercito. Il fenomeno delle "auto fantasma" a Castel Volturno, vetture che circolano senza assicurazione e, spesso, che risultano anche già demolite, ha una portata preoccupante, restituita dall'altissimo numero di incidenti stradali registrati sul territorio dove sono coinvolti i veicoli, almeno uno su due. Per l'esattezza, a supporto dei vigili ci sono stati i militari del progetto Terra dei Fuochi che solitamente si occupano di prevenire discariche abusive e i roghi tossici. Il nesso fra le due cose, per la verità, c'è. Il parco di auto fantasma di Castel Volturno, infatti, è formato da veicoli che sono per la quasi totalità "carrette" della strada: quando arrivano a fine ciclo sono quasi sempre abbandonate nelle aree pubbliche e periferiche del territorio. Subito dopo vengono date alle fiamme.

Adesso, invece, le auto sequestrate saranno regolarmente demolite. In linea teorica, i legittimi proprietari potrebbero anche pagare la multa che ha comportato il sequestro e riaverle. Ma quasi certamente non accadrà per almeno due ragioni: il costo da sostenere sarebbe più alto del valore commerciale delle vetture sequestrate e i proprietari delle auto non sono quasi mai le persone sorprese al volante. Dei fermati al volante ai quali è stata sequestrata l'auto, infatti, sono tutti stranieri di origine africana, nessuno è risultato intestatario della vettura. Questa tipologia di auto, ritengono gli inquirenti che seguono il fenomeno domiziano, appartiene quasi sempre a dei prestanome: si tratta di persone molto anziane o nullatenenti, intestatari di veri rottami. In alcuni casi, sono state trovate anche più di cento autovetture intestate alla stessa persona. Ma torniamo all'operazione dell'altra notte. I vigili urbani, in queste ore, stanno controllando la documentazione delle auto sequestrate. Alcune, oltre a non avere la copertura assicurativa, pare risultino già demolite e radiate da ogni albo, come l'auto che provocò la morte di una ragazza, investita lo scorso 15 agosto, mentre attraversava la via Domiziana di fronte Pinetamare sulle strisce pedonali.

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Il pirata della strada dopo l'impatto che causò la distruzione dell'autovettura lasciò il veicolo lungo la strada e fuggì a piedi, facendo perdere le sue tracce. «Purtroppo questo è un comportamento abituale dei conducenti delle auto fantasma che girano sulle nostre strade che restano coinvolte in incidenti - ricorda il comandante dei vigili Domenico De Simone - quasi tutti i loro conducenti scappano dopo lo scontro.

In alcuni casi, è capitato che i soggetti in questione siano scappati anche dopo il fermo di controllo, sempre a piedi. Per questo è stato essenziale il supporto dei militari e mi auguro che il loro intervento possa diventare continuativo».

 

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