Parco Primavera a Caserta, scatta l’allarme fondi Pnrr: «Tempi lunghi per la gara»

Nel mirino l’iter per l’appalto a Tuoro: 9 milioni del restyling

L'immobile
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di Roberto Della Rocca
Mercoledì 24 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 16:57
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Le tempistiche troppo lunghe per le procedure di gara entrano nel mirino della commissione speciale di controllo per il Pnrr che, nella mattinata di ieri, è tornata ad occuparsi del caso dei lavori di recupero dell’immobile B1 del Parco Primavera di Tuoro. Un anno di tempo sprecato, questo il timore del presidente della commissione Pasquale Napoletano che per la riunione di martedì aveva in agenda un confronto con l’assessora Annamaria Sadutto. Confronto saltato per poter ascoltare, oltre alla delegata al Patrimonio, anche il collega Massimiliano Marzo e il dirigente Luigi Vitelli.

Dall’elenco dei coinvolti nella vicenda del finanziamento e dei lavori al quartiere popolare, va rimosso il nome di Domenico Maietta, assessore all’Urbanistica. Come chiarito formalmente in commissione di controllo l’assessore si è occupato solo del piano di fattibilità urbanistico mentre, a gestire la pratica nella sua interezza, è stato l’ufficio Lavori Pubblici.

Poco più di 12 mesi è durato tutto l’iter seguito dal Comune. Il 3 marzo 2023 viene pubblicato il primo bando di gara con scadenza il 4 aprile successivo. Il 4 aprile, però, invece di chiudere la consegna delle offerte viene annullata la procedura. Nella modifica al bando, come evidenziato anche nei contenziosi aperti al Tar e al Consiglio di Stato, viene cancellato il termine di consegna dei lavori (il momento in cui la ditta può materialmente aprire il cantiere ottenute tutte le autorizzazioni e i permessi) inizialmente fissato per il mese di dicembre 2023. In quindici giorni viene pubblicato il nuovo bando che, come nel primo caso, lascia un mese di tempo alle imprese interessate alla partecipazione. Dalla scadenza del secondo bando, il 19 maggio 2023, l’amministrazione impiega oltre 5 mesi per la nomina della commissione di gara che viene firmata il 25 ottobre. Solo il 23 novembre la commissione riesce a convocare la prima seduta della gara pubblica per l’analisi delle offerte.

Da allora, fino al 21 marzo, si susseguono 9 sedute (23 e 28 novembre, 4, 11, 13, 15 dicembre, 2 gennaio, 8 febbraio e 21 marzo).

La commissione speciale

L’ultimo aspetto su cui la commissione speciale di controllo vuole fare chiarezza è la richiesta inoltrata lo scorso 21 febbraio dalla Regione Campania che chiedeva al Comune una relazione urgente sul progetto a cui l’amministrazione ha risposto, in ritardo rispetto dal termine del 26 febbraio, il 15 marzo. La vicenda amministrativa della gara si interrompe con la proposta di aggiudicazione provvisoria alla cooperativa edilizia La Palma 73 firmata dal dirigente Franco Biondi. Proposta contestata, così come l’attività della commissione di gara, dall’impresa Appalti Di Bello che, tramite l’avvocato Renato Labriola, è riuscito a bloccare l’aggiudicazione e la conseguente firma del contratto. Un problema che ha i suoi effetti sulle tempistiche previste dal piano nazionale di resistenza e resilienza che fissa al dicembre 2026 i termini per la chiusura delle opere.

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«Il contenzioso amministrativo sottrae tempo ma le tempistiche esaminate indicano che c’è stato qualche problema - spiega il presidente della commissione di controllo -. Dobbiamo chiarire perché il primo bando è stato ritirato e modificato, così come abbiamo chiesto spiegazioni sui 5 mesi di tempo che ci sono voluti per nominare la commissione oltre che della relazione richiesta dalla Regione e di cui noi consiglieri siamo stato tenuto all’oscuro. La nostra principale preoccupazione - conclude Napoletano - resta il rispetto delle tempistiche previste». A confermare l’obiettivo della maggioranza di chiudere positivamente la vicenda dei lavori al Parco Primavera è anche il consigliere di maggioranza Giovanni Lombardi, che dalla prima commissione “Affari Generali” segue la vicenda del previsto trasferimento delle famiglie. «L’amministrazione sta dialogando con i residenti perché la loro disponibilità è prioritaria. I riscontri finora sono favorevoli anche se i contenziosi in atto hanno complicato a vicenda. L’obiettivo della maggioranza resta quello di realizzare i lavori in programma nei tempi previsti. Si tratta - sostiene - di un’opera fondamentale per tutta la borgata che è al centro di un intenso piano di riqualificazione». Da superare, oltre agli ostacoli della giustizia amministrativa, restano solo le ritrosie degli inquilini non in regola per il cui sfratto, a più riprese negli anni scorsi, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

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