Castel Volturno, Stefano sordocieco diventerà giornalista professionista

Si è laureato in giurisprudenza ed è seguito dalla sede territoriale di Napoli della Lega del filo d'Oro. A dispetto della propria disabilità si è iscritto alla scuola di giornalismo all'Università Suor Orsola Benincasa

Stefano Ciccarelli
Stefano Ciccarelli
Lunedì 17 Aprile 2023, 15:11
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«Un giorno dissero a mia madre che non avrei potuto fare nulla», Stefano Ciccarelli, di 40 anni, di Castel Volturno, in provincia di Caserta, è sordocieco con la passione per l'informazione.

Si è laureato in giurisprudenza ed è seguito dalla sede territoriale di Napoli della Lega del filo d'Oro. A dispetto della propria disabilità si è iscritto alla scuola di giornalismo all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e diventerà a breve un giornalista professionista.

Non vede e non sente se non con le sue protesi acustiche. Su madre a quelle parole non ha mai creduto e insieme a lei anche tutti i volontari, educatori e operatori della Lega del filo d'oro.

«E' grazie a loro che posso frequentare questo master, se ora so cosa significa avere una socialità, se posso informarmi ed essere veicolo di conoscenza per gli altri».
Niente è stato facile fin dall'inizio. Per accedere ai siti di informazione e giornali le persone come Stefano hanno bisogno di appositi strumenti tecnologici e sistemi informatici non sempre disponibili.

E spesso neanche la barra braille o le app adibite sono sufficienti.

«Molti siti non seguono le linee guida che li renderebbero accessibili a tutti», spiega Stefano che ha raccontato la sua storia alla IX conferenza nazionale delle persone sordocieche della Lega del filo d'oro che si è svolta dal 13 al 16 aprile a Tivoli Terme. L'evento, annullato nel 2020 a causa della pandemia, è tornato in presenza ed ha rappresentato un «occasione di confronto che ha portato a ribadire le istanze di chi non vede e non sente».

Non vogliamo privilegi e rifiutiamo il compatimento, chiediamo soltanto - ha detto Francesco Mercurio, presidente del comitato delle persone sordocieche - di essere protagonisti delle nostre vite perseguendo la massima autonomia possibile e partecipando attivamente, come tutti, alla vita del paese attraverso il pieno riconoscimento dei nostri diritti. «In Italia, secondo un recente studio Istat - Lega del filo d'oro 2023, si stima che le persone con disabilità sensoriali e plurime alla vista e all'udito e contemporaneamente con limitazioni di tipo motorio siano oltre 360mila».

«La conferenza nazionale delle persone sordocieche è l'incontro di tante persone che hanno saputo sfidare i limiti della nostra società, dimostrando con la loro azione che ogni
persona ha un valore e un talento sui quali è possibile, e si deve, investire - ha detto la ministra alle disabilità Alessandra Locatelli - Ricerca, interventi precoci, riabilitazione e cure sono aspetti fondamentali che devono essere garantiti ad ogni persona e, grazie soprattutto alla Lega del filo d'oro, in questi anni l'approccio scientifico e culturale ha compiuto dei salti di qualità evidenti».

Oggi le nuove sfide implicano una capacità sempre maggiore di disporre e di utilizzare le nuove tecnologie al servizio della persona per la vita quotidiana, il lavoro, il tempo ricreativo, ed è necessario un ulteriore salto di qualità nella visione culturale.

E' fondamentale che al fianco del comitato, della fondazione, delle persone e delle loro famiglie ci siano le istituzioni e che, ad ogni livello istituzionale, lo sguardo si concentri sulla possibilità di investire su ogni persona e sulle sue capacità, superando i limiti dettati dall'ambiente e, qualche volta, anche dalla mente di chi guarda.

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