Il vescovo celebra la mistica delle stimmate: «Teresa Musco esempio di amore e giustizia»

Il vescovo celebra la mistica delle stimmate: «Teresa Musco esempio di amore e giustizia»
di Daniela Volpecina
Sabato 29 Agosto 2015, 23:36 - Ultimo agg. 30 Agosto, 10:19
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CASERTA - «Il valore della testimonianza deve contrapporsi all’indifferenza e alle troppe voci che oggi restano in silenzio». È un monito forte quello lanciato ai fedeli ieri mattina dal vescovo di Caserta, monsignor Giovanni D’Alise, in occasione delle celebrazioni in suffragio di Teresa Musco. A 39 anni dalla scomparsa, la mistica casertana - per la quale si attende l’avvio del processo diocesano di beatificazione - richiama ogni volta tantissime persone. In seicento ieri hanno assistito alla funzione religiosa al Duomo. In prima fila la famiglia di Teresa ma anche padre Francesco Tasciotti, consulente esterno della Congregazione per le cause dei santi, giunto per l’occasione da Roma, e tanta gente comune. «Dobbiamo essere megafoni di verità e giustizia, testimoniare la nostra fede e riconoscere il primato di Dio nella nostra vita – raccomanda durante l’omelia Monsignor D’Alise – proprio come hanno fatto San Giovanni Battista e Teresa Musco. Non tocca a me stabilire la natura dei fenomeni che hanno segnato la vita di questa donna, ma vi invito ad interrogarvi su cosa il Signore ci ha voluto dire attraverso quei segni».
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