Morto Ciro Esposito, l'ex consigliere comunale di Caserta che sfidò il mercato delle pezze americane

L'esordio nelle comunali del 27 maggio 1956

Ciro Esposito
Ciro Esposito
di Alberto Zaza d'Aulisio
Martedì 2 Gennaio 2024, 10:30 - Ultimo agg. 12:47
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A Caserta ha suscitato eco, soprattutto negli ambienti politici, la notizia della morte di Ciro Esposito. In ottobre aveva compiuto 91 anni. A lungo era stato protagonista della vita politico-amministrativa della città con il sostegno della nativa San Benedetto, cui fu sempre legato da profondi vincoli, dei rioni popolari e delle aree borghesi-progressiste del capoluogo.

L'esordio nelle comunali del 27 maggio 1956, secondo soltanto al sindaco uscente e confermato Marcantonio Fusco, capolista del Partito Liberale che guadagnò due seggi rispetto agli 8 del 25 maggio 52. Rieletto sino al 13 luglio 1990, unico per il Psi, fu consigliere anche col Partito socialista unificato e col Psdi al tempo del ministro Luigi Preti. Nel 1985 si posizionò con i due seggi della civica Bilancia mentre l'8 giugno 1980 primo eletto col gruppone Dc. Più volte assessore, godette della fiducia dei sindaci Fusco liberale e Gianpaolo Iaselli (Dc) col quale collaborò per liberare l'area verde di via Settembrini dallo sconcio del mercato delle pezze americane.

Memorabili i blitz con cui eliminò l'ingombrante e inutile aiuola dinanzi alla Stazione ferroviaria. Abile sergente pilota all'aeroporto di Ghedi e rigoroso funzionario regionale, uscì indenne dalla tangentopoli casertana del 1993. Il buen retiro nel norgo medioevale al servizio della parrocchia dell'Assunta di Sommana. 

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