Omicidio Cortese, Belforte in aula contro Grillo

Omicidio Cortese, Belforte in aula contro Grillo
di Mary Liguori
Martedì 9 Giugno 2015, 23:18 - Ultimo agg. 10 Giugno, 13:14
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CASERTA - Tra tutte, quella per l’omicidio di Angelo Cortese è l’imputazione più pesante che pende sul capo di Angelo Grillo. Questa mattina, il suo primo accusatore, Salvatore Belforte, salirà sul banco dei testimoni: dovrà confermare quanto ha già fatto mettere a verbale nei mesi scorsi e quindi ribadire le accuse nei confronti di Grillo. L’ex capoclan di Marcianise ha infatti raccontato che a «suggerire» l’omicidio di Cortese fu l’imprenditore. Voleva che venisse eliminato - ha detto il pentito - perché si era presentato alla Cesap (una delle aziende del gruppo Grillo) con una tanica di benzina e lo aveva minacciato di dare fuoco al fabbricato se non avesse pagato il pizzo.

Secondo il collaboratore di giustizia, dopo quell’episodio l’imprenditore non si limitò a respingere la richiesta, tantomeno sporse denuncia alle forze dell’ordine ma si rivolse a lui, il boss, affinché mettesse a posto le cose.
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