Morto Silvio Gazzaniga, lo scultore
padre della Coppa del Mondo

Morto Silvio Gazzaniga, lo scultore padre della Coppa del Mondo
Martedì 1 Novembre 2016, 14:18 - Ultimo agg. 17:18
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Se Enzo Bearzot, Dino Zoff, Marcello Lippi e Fabio Cannavaro, ma anche Beckenbauer, Passarella, Maradona, Matthaus, Dunga, Deschamps, Cafu, Casillas e Lahm hanno alzato al cielo la Coppa del Mondo devono ringraziare anche Silvio Gazzaniga, che di quei trofei è stato il 'padrè e lo scultore. L'artista milanese, disegnatore di quel trofeo dorato che è un mondo abbracciato da due calciatori e di tante altre opere sportive e non solo, si è spento ieri all'età di 95 anni nella sua Milano dove era nato nel gennaio del 1921.
 


«È stato il creatore di un trofeo che è il più bell'emblema che la FIFA poteva sognare di avere come premio. La Coppa del Mondo è un oggetto mitico per i giocatori e per tutti gli amanti del calcio. Gli saremo eternamente grati», è l'omaggio della Fifa, con una dichiarazione all'Ansa del suo presidente Gianni Infantino. «Esprimo il mio cordoglio unendomi al dolore dei familiari»
 


Appassionato artista e designer, Gazzaniga si forma come scultore nelle scuole d'arte del capoluogo lombardo nel periodo del fervore delle avanguardie degli anni Quaranta. Fin da giovanissimo eccelle nell'arte della medaglistica, producendo innumerevoli opere di tema religioso, sportivo, storico e commemorativo. Un lavoro incessante che l'ha visto all'opera quasi ogni giorno dai 16 sino a oltre i 90 anni. L'anno che cambiò la sua vita professionale fu però il 1970, quando, dopo i Mondiali del Messico, con la Coppa Rimet aggiudicata definitivamente al Brasile, la Fifa decise di far realizzare un nuovo trofeo: viene così bandito un concorso aperto a tutti gli artisti del mondo e, tra 53 proposte, è proprio quella di Gazzaniga a essere scelta. La nuova Coppa, spiegò poi lo stesso artista, rappresenta la gioia, l'esultanza e la grandezza dell'atleta nel momento della vittoria: due calciatori stilizzati che, felici, sorreggono l'intero mondo. Anche se per i più è e sarà sempre ricordato come il «papà» della Coppa del Mondo, disegnata e realizzata nel lontano 1971 e che la Fifa ha deciso di mantenere almeno fino ai Mondiali del 2038, Gazzaniga 'firmò' anche altre coppe legate al mondo del calcio: tra le altre, la Coppa Uefa, la Supercoppa Europea, la Coppa Under 21.



Dopo quasi ottant'anni di carriera, il Maestro non si è mai fermato e, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, acconsentì di ideare il trofeo emerito che è stato consegnato nel 2011 ai vincitori della Coppa Italia, del 108 Giro d'Italia e del Gp d'Italia di F1. Da sempre affezionato alla sua Milano, nel dicembre 2003 ricevette dall'allora sindaco Gabriele Albertini l'Ambrogino d'Oro, massima onorificenza conferita dal Comune di Milano, per essersi distinto come «uno dei rappresentanti più prolifici dell'arte contemporanea della nostra città». Il 2 giugno del 2012 fu insignito dall'allora Premier Mario Monti e Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per ragioni artistiche e culturali. «Mi dispiace particolarmente - il commento di Dino Zoff, capitano dell'Italia campione del Mondo che alzò quella Coppa nel 1982 al Bernabeu - La Coppa del Mondo stretta nelle mani resta uno dei ricordi più forti della mia vita e il mio pensiero oggi va allo scultore che quella Coppa creò».
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