Today i think for Silvio Gazzaniga, this man designed the trophy which gave my proudest moment in sport. RIP. pic.twitter.com/yCQbAwcXGY
— Cafu. (@officialcafu) 31 ottobre 2016
«È stato il creatore di un trofeo che è il più bell'emblema che la FIFA poteva sognare di avere come premio. La Coppa del Mondo è un oggetto mitico per i giocatori e per tutti gli amanti del calcio. Gli saremo eternamente grati», è l'omaggio della Fifa, con una dichiarazione all'Ansa del suo presidente Gianni Infantino. «Esprimo il mio cordoglio unendomi al dolore dei familiari»
RIP Silvio Gazzaniga, creator of the #WorldCup Trophy, who passed away today at the age of 95: https://t.co/8iZoy9UT18 pic.twitter.com/epZT9fG7zS
— FIFA World Cup (@FIFAWorldCup) 31 ottobre 2016
Appassionato artista e designer, Gazzaniga si forma come scultore nelle scuole d'arte del capoluogo lombardo nel periodo del fervore delle avanguardie degli anni Quaranta. Fin da giovanissimo eccelle nell'arte della medaglistica, producendo innumerevoli opere di tema religioso, sportivo, storico e commemorativo. Un lavoro incessante che l'ha visto all'opera quasi ogni giorno dai 16 sino a oltre i 90 anni. L'anno che cambiò la sua vita professionale fu però il 1970, quando, dopo i Mondiali del Messico, con la Coppa Rimet aggiudicata definitivamente al Brasile, la Fifa decise di far realizzare un nuovo trofeo: viene così bandito un concorso aperto a tutti gli artisti del mondo e, tra 53 proposte, è proprio quella di Gazzaniga a essere scelta. La nuova Coppa, spiegò poi lo stesso artista, rappresenta la gioia, l'esultanza e la grandezza dell'atleta nel momento della vittoria: due calciatori stilizzati che, felici, sorreggono l'intero mondo. Anche se per i più è e sarà sempre ricordato come il «papà» della Coppa del Mondo, disegnata e realizzata nel lontano 1971 e che la Fifa ha deciso di mantenere almeno fino ai Mondiali del 2038, Gazzaniga 'firmò' anche altre coppe legate al mondo del calcio: tra le altre, la Coppa Uefa, la Supercoppa Europea, la Coppa Under 21.
Dopo quasi ottant'anni di carriera, il Maestro non si è mai fermato e, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, acconsentì di ideare il trofeo emerito che è stato consegnato nel 2011 ai vincitori della Coppa Italia, del 108 Giro d'Italia e del Gp d'Italia di F1. Da sempre affezionato alla sua Milano, nel dicembre 2003 ricevette dall'allora sindaco Gabriele Albertini l'Ambrogino d'Oro, massima onorificenza conferita dal Comune di Milano, per essersi distinto come «uno dei rappresentanti più prolifici dell'arte contemporanea della nostra città». Il 2 giugno del 2012 fu insignito dall'allora Premier Mario Monti e Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per ragioni artistiche e culturali. «Mi dispiace particolarmente - il commento di Dino Zoff, capitano dell'Italia campione del Mondo che alzò quella Coppa nel 1982 al Bernabeu - La Coppa del Mondo stretta nelle mani resta uno dei ricordi più forti della mia vita e il mio pensiero oggi va allo scultore che quella Coppa creò».