Oggi l'inaugurazione della mostra Kême alle ore 11. Il via a Kême, la manifestazione che coniuga linguaggio contemporaneo ed archeologico, coincide con l'apertura al pubblico del «Macellum di Pozzuoli-Tempio di Serapide». L'evento è presentato dalla Scuola di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con Aporema onlus nell'ambito dell'ATI Macellum, («La Terra dei Miti srl», «Associazione Amartea», «Aporema onlus» «Graficamente srl»). Il progetto espositivo, nato e realizzato in collaborazione con il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, ha interessato 14 studenti selezionati attraverso un concorso tematico, che chiedeva specificamente di mettere in evidenza la sinergia tra linguaggio contemporaneo e quello storico-archeologico. Il titolo della mostra traduce l'intento, «Kême» in egiziano si riferisce a «terra nera» o «materia prima»: la materia che dà origine. Così come Serapide, divinità egizia creata per favorire l'incontro tra due civiltà, Kême che da termine egiziano in arabo diventa al-kimya trasformandosi quindi in alchimia, disciplina finalizzata alla trasformazione della materia tramite il fuoco.
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Terra e fuoco sono gli elementi primordiali della trasformazione, anche elementi caratteristici della terra dei Campi Flegrei.