Telos lancia alla BCBF MuMu, prima collana multimediale e multilingue per "cervelli anfibi"

Progettata da Luana Astore e Teresa Porcella e rivolta alla fascia prescolare 0-3 anni, esce con due titoli illustrati da firme eccellenti come Cristina Losantos ed Emilio Urberuaga. In autunno il terzo libro

Telos lancia alla BCBF MuMu, prima collana multimediale e multilingue per "cervelli anfibi"
di Donatella Trotta
Sabato 30 Marzo 2024, 16:00
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In un momento di acceso dibattito sull’integrazione di alunni stranieri in un’Italia sempre più multietnica ― malgrado la denatalità galoppante, persino al Sud ― l’ecosistema digitale offre risorse preziose. E in vista dell’imminente Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna (8-11 aprile), il mondo dell’editoria indipendente lancia progetti innovativi «per porgere la mano ai lettori e lettrici di oggi, che, fin dalla primissima infanzia, si trovano ad agire in un mondo dove l’interazione tra carta e multimediale è una prassi ormai acquisita e dove il multilinguismo è una realtà con cui ci si confronta quotidianamente», sottolineano  Luana Astore e Teresa Porcella, progettiste di MuMu, la prima collana di libri, prodotta in Italia, che è insieme multimediale (ossia in formato cartaceo e digitale animato) e multilingue (in italiano, inglese, russo, cinese).

A ospitare in catalogo la nuova collana, destinata strategicamente a bambini e bambine di età prescolare (3-6 anni), è Telos edizioni, sigla indipendente specializzata in letteratura giovanile e molto attenta alla sperimentazione di nuovi modi di fare editoria, con una interazione creativa tra la carta e il digitale e la realizzazione di un articolato percorso di formazione dedicato ai docenti: considerato un passaggio fondamentale per sperimentare metodologie e pratiche inclusive attraverso l’approfondimento di argomenti e tematiche legate al mondo della letteratura per l’infanzia. Fondata a Campobasso nel 2017 da Luana Astore, dottoressa di ricerca in Filosofia e docente a contratto presso l’Università degli studi del Molise, Telos ha tra le sue ”firme” di punta Teresa Porcella, eclettica scrittrice, musicista, traduttrice, poeta ed editor che non a caso è anche autrice dei primi due titoli già usciti la settimana scorsa nelle librerie, che inaugurano la collana MuMu (multimediale e multilingue, appunto, il cui logo è stato ideato proprio da Porcella e realizzato da Ignazio Fulghesu), con tanto di QR code per accedere all’espansione multimediale (con animazioni realizzate da Giacomo Guccinelli in collaborazione con Sarago Studio, con Pubcoder come partner tecnico per lo sviluppo digitale).

Il primo titolo è «Eh, no!», albo illustrato dalla catalana Cristina Losantos che racconta ai più piccoli come memorizzare le azioni di una routine quotidiana mattutina, un po’ più facile da ricordare perché la mamma della piccola protagonista, Frida, ripete più e più volte tutte le azioni che la bambina deve compiere aggiungendone sempre una e utilizzando così una struttura narrativa “a cumulo”, che aiuta la memorizzazione di ritmi e parole nuove. Il secondo titolo fresco di stampa è «E perché?» e si avvale delle illustrazioni dello spagnolo Emilio Urberuaga (premio Nacional de Ilustracion 2011) per raccontare, con le parole di Teresa Porcella, un evento chiave nella crescita di un bimbo: la caduta del primo dentino, che genera uno stupore uguale in tutte le lingue del mondo. Così, dopo aver perso il suo dentino, la bizzarra lepre  protagonista dell’albo illustrato vive un crescendo di eventi surreali, che lei narra al suo amico topo in uno spassoso botta e risposta che offre differenti punti di vista, enfatizzati dalle tavole di Urberuaga, vincitore come la Losantos del prestigioso Premio Nacional de Ilustración conferito dal ministero della Cultura di Spagna. Autori eccellenti, tra testi e immagini, per due albi illustrati di qualità che provengono dalla casa editrice spagnola Combel editorial e sono parte di un progetto finanziato dall’Unione Europea – Next Generation Eu – Transizione digitale degli organismi culturali e creativi, volto a sostenere un approccio ludico e concreto a lingue diffusissime come inglese, cinese e russo, per la cui conoscenza i volumi della collana si rivelano uno strumento utilissimo: sia per favorire l’integrazione di alunni non italofoni in classe, in famiglia e nella società, sia per rinforzare l’apprendimento di una di queste lingue a casa, aiutando anche i genitori nella loro esperienza di lettura con i figli in maniera giocosa, sia per leggere o ascoltare da soli o in compagnia, scoprire nuove lingue, interagire attivamente con le storie .

Ma in che consiste, più precisamente, la collana MuMu? Lo spiegano le due progettiste: «Multimedia e Multilingue nasce in linea con l’idea di editoria accessibile di Telos Edizioni, che mira a creare contenuti che possano arrivare al maggior numero possibile di lettori, ognuno con i propri desideri e bisogni di lettura. Diverse sue pubblicazioni – proseguono Astore e Porcella - presentano infatti caratteristiche di accessibilità che favoriscono la lettura autonoma anche attraverso l’impiego di sostegni audiovisivi che consentono a tutti di decodificare il testo. In MuMu questi importanti accorgimenti vengono per la prima volta riservati a una fascia d’età prescolare. La collana, il cui terzo volume arriverà in libreria nell’autunno 2024, è così in perfetta continuità anche con il percorso di esplorazione delle diverse identità linguistiche intrapreso dall’editore con la fortunata serie "147 Mostro che parla!," un viaggio geografico e sonoro tra le diverse regioni italiane che in MuMu continua, valicando i confini nazionali».

Per saperne di più, sono previsti due appuntamenti a Bologna, in occasione della Children’s Book Fair che è la più importante vetrina mondiale nel settore dell’editoria specializzata per ragazzi. Il primo è in città, lunedì 8 aprile alle ore 17, nella Biblioteca J.L. Borges (via dello Scalo 21/2): un pomeriggio con Teresa Porcella (dedicato a un pubblico di 3-6 anni) che animerà il racconto di una lepre polemica di un topo dispettoso, di una bambina trafelata e di una mamma che sembra sempre sapere che cosa si deve non si deve fare, per scoprire insieme, giocando, che la musica delle risate si assomiglia in tutto il mondo. Il secondo appuntamento per conoscere MuMu e le sue espansioni digitali (raggiungibili attraverso un QR code: basta scaricare l’applicazione Telos bookstore disponibile su Google Play e Apple Store e fruibile anche in una versione web, che ne facilita l’utilizzo e la proiezione in classe da pc, per accedere alla sezione multimediale dove scegliere la lingua che si desidera tra Italiano, inglese, russo, cinese, ascoltare gli audiolibri e interagire con le simpatiche animazioni), è previsto martedì 9 aprile alle ore 15 in Fiera (Sala Ronda, Blocco C – primo piano), durante la prima presentazione ufficiale della neonata collana editoriale. Al suo “battesimo”, moderato dalla direttrice della rivista «Andersen» Barbara Schiaffino come madrina, interverranno Luana Astore, Teresa Porcella, Giacomo Guccinelli, Milena Tancredi e Noemi Mercadé, che spiegheranno gli intenti e l’efficacia di albi illustrati concepiti per giocare con le lingue, viaggiare tra identità linguistiche diverse e imparare la lingua materna accanto a idiomi stranieri, sia sfogliando libri cartacei “tradizionali”, sia interagendo con i supporti digitali, le animazioni e gli audiolibri in una esperienza immersiva di lettura inclusiva.

Un progetto che sembra perfettamente in linea con le tesi avanzate da Giovanni Solimine nel suo ultimo libro «Cervelli anfibi, orecchie e digitale. Esercizi di lettura futura» (Aras Edizioni), che per far fronte ai cambiamenti in atto suggerisce appunto un “cervello anfibio”, capace cioè di orientarsi con fluidità ed equilibrio tra digitale e analogico: perché MuMu si configura anche come un progetto attento alla qualità dei contenuti e dei meccanismi narrativi che vengono proposti e attivati nei bambini e nelle bambine cui i libri sono destinati.

In particolare, stimolando i lettori e le lettrici di età prescolare sui primi meccanismi narrativi e ai primi esperimenti di lettura e di ascolto, attraverso storie divertenti e immagini non stereotipate, capaci di sviluppare la fantasia e la creatività. Ma a rinforzare la parte narrativa del cartaceo tradizionale, ci sono poi le animazioni, fruibili nel formato digitale dove le narrazioni vengono espanse e sviluppate grazie alle animazioni e agli audiolibri.

Spiega in conclusione Luana Astore: «Come editrice sento il dovere di garantire a tutti i lettori, anche e soprattutto a quelli con bisogni speciali di lettura, l’accesso a tale esperienza che è poi una esperienza di libertà e di crescita, un accesso a mondi reali e immaginari, alla scoperta e alla sperimentazione del sé e del mondo. In questo senso MuMu rappresenta un tassello importante di crescita di Telos e un punto di approdo di un lavoro iniziato anni fa, che ha visto la casa editrice allora nascente sperimentarsi con l’interazione tra carta e digitale in un’ottica di accessibilità e multilinguismo (Il mago Tre-Pi). MuMu è una ulteriore declinazione dell’idea di accessibilità ed espansione delle possibilità di lettura, una nuova sfida, una nuova opportunità di crescere insieme ai lettori». Le fa eco Teresa Porcella: «Per aprire la nuova collana MuMu, ho pensato che potessero funzionare bene alcuni albi illustrati ideati per giocare con i primi meccanismi narrativi ispirati alla tradizione orale (cumulo, incatenato, climax…). La giocosità e l’ironia sono qui non solo la chiave narrativa, ma anche linguistica, attraverso cui stimolare un pensiero libero e divergente. Paradossi, non sense, reiterazioni, sono spesso per le bambine e i bambini più piccoli il modo più forte e diretto di esprimere il loro desiderio di rompere i confini. Ho cercato di imparare da loro. Se poi il gioco avviene in più lingue, siamo certi che la libertà è massima».

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