Bologna, con Paloma Valdivia ospite d'onore e altri artisti cileni installazione di Street Poster Art per celebrare i diritti di bambine e bambini

In occasione della Children's Book Fair e del centenario della Carta di Ginevra l'iniziativa curata dal collettivo CHEAP suggella la presenza istituzionale e creativa in Fiera del pluripremiato Paese sudamericano

Paloma Valdivia
Paloma Valdivia
di Donatella Trotta
Lunedì 25 Marzo 2024, 12:00
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I suoi libri, tradotti in 20 lingue diverse, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali: da The Best Book Awards dell’Unesco al premio della German Graphic Arts Foundation, dal Grand Prix della Biennale di Illustrazione di Bratislava 2023 (con Il libro delle domande di Pablo Neruda, Enchanted Lion Books, USA 2022) al White Raven di Monaco, fino alla menzione speciale del Bologna Ragazzi Award: ma Paloma Valdivia, illustr/autrice cilena di Santiago, classe 1978, non si è mai montata la testa. Nemmeno ora che è finalista del prestigioso Hans Christian Andersen Awards 2024, considerato il premio Nobel dei libri per l’infanzia. Forse perché, come ama ripetere con il suo sorriso aperto e contagioso, «il disegno e le storie sono sempre state la mia passione, e per questo ho deciso di lavorare scrivendo ed illustrando storie, principalmente per bambini: l’infanzia mi affascina, come quel luogo comune in cui tutti abitiamo».

E lo possono dimostrare, tra i tanti suoi libri, due titoli usciti in Italia: l’albo illustrato Quelli di sopra e quelli di sotto, pubblicato nel 2009 con Kalandraka Italia, con il suo invito a riflettere non tanto sulla diversità degli altri (tema caro a chi pensa di abitare “di sopra”) ma piuttosto su noi stessi e sul nostro modo di guardare l’altro; o il libro Noi due, edito da Fatatrac nel 2019, racconto per immagini del legame forte, indissolubile e duraturo tra madre e figlio che riesce ad arrivare al cuore di tutte le età, dai piccolissimi agli adulti. Valdivia sarà ospite d’onore a Bologna della Children’s Book Fair, in programma dall’8 all’11 aprile, dove ha firmato il design dello stand del Cile presente in Fiera e ha anche realizzato la copertina dell’Illustrators Annual, l’imperdibile volume da collezione che raccoglie ogni anno tutti i lavori degli artisti selezionati per la Mostra degli Illustratori: un grande catalogo, a disposizione degli editori di tutto il mondo, arricchito con i contributi delle personalità che di volta in volta sono chiamate a costituire la giuria. 

Non solo. L’artista, che ha studiato design alla Pontificia Università Cattolica del Cile – dove insegna Illustrazione e narrativa autobiografica – e ha completato la sua formazione in illustrazione creativa a Barcellona, in Spagna, presso la Eina School of Art and Design, sarà protagonista nei giorni della Fiera anche di un importante evento di arte partecipata e di strada, concepito dai più influenti disegnatori della letteratura per ragazzi cilena in occasione dei cento anni dalla Dichiarazione di Ginevra sui diritti del fanciullo, adottata nel 1924 dalla Società delle Nazioni (antesignano dell’ONU): testo storico che per la prima volta riconobbe l’esistenza di diritti specifici per le bambine e i bambini e la responsabilità che gli adulti hanno nei loro confronti. In un momento di grave crisi internazionale, che registra sempre nuove stragi di innocenti e violazioni continue dei diritti delle bambine e dei bambini, la delegazione degli autori e illustratori cileni in Fiera dedicherà al fondamentale traguardo simbolico dell’anniversario la sua presenza attiva: sviluppando, insieme al progetto di street poster art CHEAP, le diverse sfumature dei diritti per l’infanzia con la realizzazione di esclusive opere di grandi dimensioni che andranno a narrare i diritti specifici di bambini e bambine sui muri delle strade del capoluogo dell’Emilia-Romagna.  

 

Un percorso artistico esclusivo, volto a ribadire l’importanza di rispettare la Carta dei diritti dell’infanzia in un momento storico segnato da grandi e intollerabili conflitti. In questa ottica, dunque, la ricorrenza segna questa edizione della BCBF come l’anno delle Letture per l'infanzia e l’adolescenza. In piena sintonia peraltro con CHEAP: progetto/festival di public art fondato a Bologna da un collettivo di sei donne nel 2012, durante un terremoto, ed evolutosi nel tempo come ricerc/azione fluida e situazionista sul paesaggio urbano attraverso i linguaggi contemporanei, tra pratica curatoriale e attivismo civico e partecipato dal basso nello spazio pubblico, sempre in “direzione ostinata e contraria” a ogni retorica della riqualificazione e del “decoro”. L’installazione cittadina, resa possibile grazie alla collaborazione e la curatoria di CHEAP, sarà visitabile dall’8 aprile in via dell’Abbadia di Bologna. Tra gli artisti cileni che, accanto a Paloma Valdivia, parteciperanno al progetto di Street Poster Art per celebrare i diritti dell’infanzia ci saranno Ángeles Vargas, Francisca Yáñez, Joanna Mora, Leonor Pérez, María J. Guarda e Sebastián Ilabaca, tra i più influenti illustratori del Paese sudamericano che dialogheranno con il mondo culturale italiano per portare avanti, ancora una volta, un’alleanza internazionale volta alla tutela dei lettori in erba, che negli anni il Ministero delle Culture, delle Arti e del Patrimonio del Cile, ProChile e DIRAC- il dicastero di affari culturali del Ministero degli Esteri - hanno instaurato, grazie alla presenza delle più note matite del Cile alla Children’s Book Fair. Della delegazione fanno parte anche le case editrici Escrito con Tiza, Editorial Liebre, Editorial Zig Zag, Fundación Entrelineas, Muñeca de Trapo e l’agenzia letteraria Vuelan Las Plumas

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Un’edizione insomma ricca di riconoscimenti per il paese sudamericano, che vede inoltre, tra i finalisti del BOP–Bologna Prize for the Best Children’s Publishers of the Year, Editorial Liebre: una casa editrice dedicata alla prima infanzia che con i suoi titoli dal formato innovativo e la centralità dei temi multiculturali vanta una vasta diffusione e molte traduzioni; e Muñeca de Trapo, sigla editoriale che attraverso la narrazione di storie e parole cerca di stimolare l’immaginazione dei giovani e giovanissimi lettori. Quelli a cui guarda, con lungimiranza, non soltanto la vetrina mondiale che ogni anno trova casa a Bologna, ma anche l’industria editoriale cilena, che malgrado le difficoltà del Paese investe nella civiltà dell’infanzia come sentinella di un futuro sostenibile: «La presenza cilena alla Bologna Children’s Book Fair ― sottolinea in una nota Carolina Arredondo, Ministra delle Culture le Arti e del Patrimonio del governo del Cile ― è testimonianza concreta dei progressi che ha sperimentato il processo di internazionalizzazione dell’industria editoriale cilena.  Il riconoscimento della qualità del lavoro delle nostre creatrici e creatori è un traguardo importante ed è dimostrato dalle diverse nomination ad alcuni dei più importanti premi che vengono assegnati dal salone, e che sono legati alla letteratura per bambini e giovani.

In quest’ottica, Bologna è un'ottima vetrina per diffondere il grande livello raggiunto dall’industria editoriale cilena, la cui presenza sui mercati esteri è sempre più potente. E questo interesse ― conclude Arredondo ― è sostenuto sistematicamente dalla virtuosa articolazione tra il Ministero de las Culturas, las Artes y el Patrimonio, ProChile e Dirac».

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