Pensioni, i Comuni italiani paradisi fiscali per stranieri: dalla Sicilia all'Abruzzo dove ci sono i regimi fiscali più convenienti

Finito il “mito” del lavoratore italiano che lascia l'impiego è godersi la pensione all'estero

Pensioni, i Comuni italiani paradisi fiscali per stranieri: dalla Sicilia all'Abruzzo dove ci sono i regimi fiscali più convenienti
Lunedì 13 Maggio 2024, 10:43 - Ultimo agg. 14 Maggio, 09:10
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Pensioni. Il “mito” del lavoratore italiano che lascia l'impiego è godersi la pensione all'estero. Prendere la residenza ad esempio in Portogallo era il mantra il per molti neo-pensionati del Belpaese: almeno fino a quando ci sono state agevolazioni fiscali che strizzavano l'occhio a chi voleva, con il proprio assegno, guadagnarci in termini di potere d'acquisto.

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Pensioni, i "paradisi fiscali" per stranieri in Italia

Poi il regime fiscale lì è cambiato ma sono "spuntati" altri luoghi appetibili per un buen retiro da "nababbo". Ma anche per i pensionati stranieri l'Italia può essere un "paradiso fiscale". Già, perché per far concorrenza proprio al Portogallo anche l’Italia dal 2019 ha introdotto un cospicuo taglio delle tasse ai pensionati di altri Paesi che si trasferiscono nello Stivale. Ma non dappertutto.

Lo dicono i numeri relativi contribuenti che sfruttano i regimi speciali del sistema fiscale italiano - introdotti per riportare in Italia professionalità e dipendenti espatriati o ancora pensionati o neo residenti danarosi - che a fine aprile il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato con le dichiarazioni dei redditi 2023 (relative all’anno d’imposta 2022).

La mappa

Quali sono i luoghi più appetibili per un pensionato straniero che decide di trasferirsi in Italia.

Ecco "l'identikit" del perfetto posto di residenza

  • Posizione geografica: Sud Italia
  • Regione: Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna, Basilicata
  • Altre Regioni: Abruzzo, Molise
  • Comune: non superiore a 20mila abitanti

Perché conviene

Il motivo per cui prendere la residenza in alcuni posti dell'Italia conviene agli stranieri? Ovviamente il regime fiscale favorevole. Sul 93% della pensione di origine estera non si versa nulla in Italia potendo applicare un’aliquota a titolo di imposta sostitutiva del 7%.

A scegliere il paradiso fiscale del Sud Italia e delle isole - come riportato recentemente dal Sole 24 Ore - stando ai dati dell’anno d’imposta 2022 relativo quindi alle dichiarazioni 2023 sono stati 474 soggetti che hanno dichiarato reddito da pensione estera per un importo di 19 milioni di euro (40.210 euro in media) e un totale di redditi di fonte estera di 28,7 milioni di euro. L’imposta sostitutiva dichiarata è andata vicino ai 2 milioni di euro.

Non solo pensionati

In generale sono 37.331 i contribuenti che, prendento la residenza in Italia hanno trovato il loro paradiso fiscale. I "nuovi arrivi", stando ai numeri, sono un migliaio. Quasi la metà (il 46%) ha prodotto in Italia un reddito complessivo pari a 75 milioni di euro costituito in via principale da reddito da lavoro dipendente (l’86% del totale).

Dal 2017 il regime agevolato prevede per le persone fisiche che si trasferiscono in Italia e optano per l’agevolazione neo-residenti l’applicazione di un’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero calcolata in via forfetaria in 100.000 euro. Agevolazione cje può essere estesa anche ai familiari (per i quali l’imposta forfettaria è ridotta a 25.000 euro).

I “rimpatriati”

Il regime agevolato per riportare talenti e lavoratori in Italia ha prodotto i seguenti "numeri": nel 2022 i docenti e ricercatori che ha goduto dell’esenzione dalla tassazione del 90% dei redditi sono stati circa 3.300 per un ammontare lordo medio da lavoro dipendente di 56.492 euro. 

Il regime degli impatriati ha coinvolto oltre 32.600 lavoratori dipendenti per un ammontare lordo medio da lavoro dipendente di 114.501 euro .

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