Le 1.500 opere d'arte ritrovate a Monaco di Baviera sarebbero solo la punta dell'iceberg dei capolavori confiscati dai nazisti, e la maggior parte non sarebbe ancora neppure tracciata. È quanto afferma Ann Webber, della Commission for Looted Art in Europe, citata dalla Bbc, che sostiene che il 90% delle opere d'arte saccheggiate dai nazisti è ancora dispersa.
Tra le opere ritrovate a Monaco, ci sono dipinti di Picasso, Chagall, Matisse e altri grandi maestri dell'arte, considerata dai nazionalsocialisti, 'degenerata'. Il loro valore è stimato in circa un miliardo di euro. Ma la ricerca degli altri capolavori perduti è difficile. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, i nazisti fecero razzie nei Paesi occupati dellèEuropa occidentale, acquistando a poco prezzo importanti capolavori e addirittura saccheggiandoli nei Paesi dell'Europa orientale, sequestrandoli agli ebrei e rimuovendoli da musei e gallerie in quanto espressioni dell'arte moderna 'degenerata'.
Parlando con la Bbc, Webber ha detto che le autorità tedesche erano generalmente lente a risalire alle origini delle opere d'arte, nonostante gli sforzi fatti da centinaia di famiglie per rintracciare le loro proprietà di valore. «Le autorità bavaresi -ha affermato Webber a proposito del ritrovamento di Monaco- non hanno pubblicato una lista. È molto importante che il governo bavarese prenda delle misure subito e dica quando pubblicherà la lista delle opere e quando queste torneranno ai legittimi proprietari». Webber gestisce un registro delle opere d'arte che facevano parte di collezioni private in Germania durante il periodo nazista, tra il 1933-1945. «C'è stata una rete di rivenditori in Baviera dopo la guerra che ha avuto tra le mani grandi quantità di dipinti e sculture scaccheggiate dai nazisti, che sono state riciclate successivamente e che vengono ancora vendute all'asta in Germania», ha aggiunto. L'Holocaust Memorial Museum degli Usa stima che i nazisti abbiano sequestrato circa 16.000 opere d'arte in tutto.