Letta: «Passi avanti su immigrazione. Nel 2014 debito e deficit giù»

Letta, Merkel e Van Rompuy
Letta, Merkel e Van Rompuy
Venerdì 25 Ottobre 2013, 14:29 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 10:48
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Per essere pi credibili nei negoziati in Europa bisogna avere i conti in ordine a casa». Ne è convinto il premier Enrico Letta che ha dettato l'agenda: nel 2014 «faremo scendere il debito e il deficit in condizione avere spesa pubblica primaria più bassa», arriveremo ai negoziati con i conti in ordine e quindi saremo più credibili.

Il governo. «Non è un tema di cui abbiamo parlato oggi. Mi sono concentrato solo su questioni del consiglio Ue...». Così, sorridendo, Letta nella conferenza stampa finale del vertice europeo risponde ad una domanda sulle vicende politiche a Roma e a chi gli chiedeva un commento sulle tensioni all'interno del Pdl.

Immigrazione. Consideriamo sufficienti le conclusioni del vertice, per noi è molto importante che sia stato incamerato il concetto di «solidarietà », trasformandolo in un tema «europeo», ha poi sottolineato il premier, in conferenza stampa al termine del vertice Ue, sulle decisioni in merito all'immigrazione. Il premier si è detto soddisfatto per l'esito del vertice, ricordando che le conclusioni operative, come l'impiego di Frontex arriveranno con il Consiglio europeo di dicembre, mentre a giugno verranno affrontati i temi giuridici come l'asilo. La Ue «condivide la responsabilità con i Paesi maggiormente colpiti», ha confermato il presidente Ue Herman van Rompuy, sottolineando che l'Ue si impegna ad «azioni determinate» sull'immigrazione seguendo «tre principi: prevenzione, protezione e solidarietà». Sul piano operativo intanto il presidente francese Francois Hollande «ha annunciato la destinazione a Frontex di aerei», ha riferito Letta.

«Le prossime elezioni europee saranno un bel confronto tra l'Europa dei popoli e l'Europa dei populismi», ha detto il premier, definendosi profondamente europeista. «Alle prossime elezioni europee è molto importante che la maggioranza che sostiene il mio governo arrivi su una piattaforma chiaramente europeista».