Mamma di 34 anni porta la famiglia in crociera: «Ho speso 50mila euro per un viaggio di 4 mesi: la scelta migliore mai fatta»

Michelle, mamma di 34 anni, non è affatto nuova ai lunghi viaggi: per anni ha vissuto e viaggiato sia in camper che in barca

Mamma di 34 anni porta la famiglia in crociera: «Ho speso 50mila euro per un viaggio di 4 mesi: la scelta migliore mai fatta»
Mamma di 34 anni porta la famiglia in crociera: «Ho speso 50mila euro per un viaggio di 4 mesi: la scelta migliore mai fatta»
Sabato 9 Marzo 2024, 17:10
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Viaggiare è il modo più immediato e completo di aprirsi al mondo e ampliare la propria prospettiva. Non si tratta semplicemente di vedere nuovi posti e assaggiare cibi mai mangiati, vale a dire azioni concrete e tangibili, ma di fare esperienza di culture ed esistenze diverse dalle nostre, di assorbirne gli insegnamenti e allargare in modo permanente i confini della nostra mente. 

Dato il forte impatto che il viaggio ha sulla nostra identità, quando si decide di partire insieme a qualcun altro si sceglie anche di condividere con questa persona un elemento significativo, intimo, importante. Una mamma di 34 anni, proprio per questo motivo, ha speso 50mila euro ed è partita per una crociera di 4 mesi insieme alla neonata di appena un anno e suo marito: 60 giorni in mare, 50 in porto e 30 paesi visitati. 

Qualcuno obietta: la bambina non ricorderà nulla, la cifra è troppo alta, non è la vita adatta a una famiglia. Michelle, però, non ha dubbi: «Non è stato solo un viaggio, ma un investimento». Cosa ne avrà guadagnato, dunque? 

Michelle Schroeder-Gardner è una donna statunitense di 34 anni e racconta a Cnbc di non essere affatto nuova ai lunghi viaggi.

In effetti, dal 2015 al 2018 ha guidato per il paese in camper, mentre negli ultimi 5 anni ha vissuto in barca, insieme al marito e successivamente alla figlia. «Da lì ho gestito anche il mio business online, Making Sense of Cents», dichiara.

La decisione di spendere 50mila euro per una crociera di quattro mesi, dunque, rientra con precisione in un'ideale di vita in movimento, fatto di navigazione ed esplorazioni. «Abbiamo passato 60 giorni in mare, 50 giorni in porto e visitato sei continenti - dice Michelle -. È stato il viaggio più costoso di sempre, ma ne è valsa la pena. Lo considero un investimento, e il risultato è stato una collezione di ricordi incredibili che custodirò per sempre come un tesoro».

Si tratta certamente di uno stile di vita non comune e, afferma Michelle, oltre le soddisfazioni bisogna mettere in conto molto lavoro: «Le eventuali riparazioni dell'attrezzatura, i turni di navigazione durante la notte, la gestione di diverse rotte contemporaneamente e prepararsi ai cambiamenti atmosferici e ai possiili pericoli. Abbiamo passato così tanti anni in movimento, eppure non ricordavo l'ultima volta che avessimo fatto una vera vacanza».

La crociera, invece, è stata una vera e propria vacanza: «È stato bello non dover cucinare o lavare i piatti». L'idea è arrivata dopo la nascita della figlia: Abbiamo pensato che sarebbe stato bello partire quando era ancora così giovane e rallentare, concentrarci sul fatto di essere appena diventati genitori. Quando ci siamo imbarcati era la passeggera più giovane a bordo, ma era già abituata alla navigazione». 

Le preoccupazioni relative alla possibilità di infastidire i vicini di cabina con pianti notturni e capricci, poi, si sono presto sciolte: «La nave era piena di nonni a cui mancavano i nipoti, quindi tutto è andato per il meglio». Dopo essere partiti dalla Florida, si sono spostati verso il Canale di Panama, poi la Polinesia francese, la Nuova Zelanda, l'Asia e infine il Mediterraneo. «Alcune delle mie destinazioni preferite sono state l'Australia, Oman, Tailandia, Turchia, Montenegro, Spagna, Messico e le Canarie».

La famiglia, al termine del viaggio, si è portata a casa un bagaglio ancora più ricco di quello iniziale: amicizie, esperienze, ricordi. «Il tesoro più grande del viaggio è stato il fatto di poter essere davvero presente. Sono un'imprenditrice, quindi anche se non sto lavorando attivamente penso sempre al da farsi. Invece, ho amato la semplicità della mia routine in crociera: lavoravo solo quando eravamo in mare, per un paio d'ore, mentre mia figlia faceva il pisolino. Sono riuscita a concentrarmi sulla mia famiglia durante un periodo che per la mia bambina è di formazione, e ho capito cosa mi renda davvero felice», conclude Michelle.

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