Colloqui di lavoro, la strategia del test notturno utilizzata dai reclutatori: «Importante se hai a che fare con i clienti»

Un modo inusuale per mettere alla prova il candidato

Colloquio di lavoro, la strategia del "test notturno" utilizzata dal boss: «Importante se hai a che fare con i clienti»
Colloquio di lavoro, la strategia del "test notturno" utilizzata dal boss: «Importante se hai a che fare con i clienti»
Giovedì 11 Aprile 2024, 19:00
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Il colloquio di lavoro è un momento importante della propria vita, uno step che per i giovani che si addentrano nel mondo professionale può apparire insormontabile. Un gioco di nervi tra il recruiter e la persona che si presenta lì davanti, armata delle sue conoscenze ma, spesso, impaurita di fronte alle possibili domande del boss.

Alcune volte, anche con una piena preparazione, l'interlocutore ha un solo obiettivo: mettere il candidato con le spalle al muro, per vedere come si divincola e come riesce a tirarsi fuori da situazioni complesse, come può accadere una volta raggiunto il tanto agognato impiego. 

Il test notturno

Spesso le tattiche usate dall'azienda nei confronti di chi cerca lavoro, sono più che discutibili, come quella raccontata da un utente su Reddit, post ripreso poi dal Mirror. «Di recente - si legge nel post -, ho fatto un colloquio con un'azienda in cui mi hanno raccontato il loro processo di selezione per gli ingegneri commerciali.

I recruiter fanno il normale colloquio, per poi organizzare la sera un'uscita al'insegna dell'alcol e della birra».

L'obiettivo? Mettere alla prova i candidati e vedere quanto reggono l'alcol, essendo l'uscita al bar con il cliente, un valore fondamentale per una persona che deve trattare con possibili acquirenti. «È organizzata come una serata divertente e senza pensieri, ma cela un test per capire se una persona è in grado di conoscere i propri limiti, oppure se è in grado di reggere dopo aver bevuto molto».

I commenti

Sconvolta da questa tattica, una persona ha commentato il post: «Io sarei bravissimo. Molte persone mi hanno detto: Sei l'ubriaco più sobrio che abbia mai visto». Qualcuno ha fatto eco: «Sarebbe un test facile per me. Non mi piace il sapore della birra». E ancora: «Dipende sicuramente dal settore e dal Paese in cui vivi, ma l'uscita per andare a bere è sicuramente una parte importante delle vendite», ha sentenziato.

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