«Ho visto nascere mia figlia, è stato bellissimo: anche noi papà abbiamo un ruolo nel parto, ma dura tanto. Mi sono annoiato»

Un papà ha raccontato il parto della fidanzata attraverso i suoi occhi e consiglia a ogni futuro padre di non perdersi questa esperienza

«Ho visto nascere mia figlia, è stato bellissimo: anche noi papà abbiamo un ruolo nel parto, ma dura tanto. Mi sono annoiato»
«Ho visto nascere mia figlia, è stato bellissimo: anche noi papà abbiamo un ruolo nel parto, ma dura tanto. Mi sono annoiato»
Venerdì 2 Febbraio 2024, 18:50
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Per le donne il parto è un'esperienza unica e trascendentale. È l'apice di nove mesi di gravidanza, in cui il pancione cresce e le voglie aumentano. Nove mesi in cui gli ormoni prendono il sopravvento e la fame non viene mai saziata. Il momento tanto atteso dopo aver portato una piccola creatura dentro di sé. Certo implica doglie, pianti e sforzi disumani, ma sentire il primo vagito del neonato ripaga di tutta la fatica. Questo è quello che vivono le donne quando partoriscono, ma gli uomini? Cosa fanno i papà mentre le mamme strillano, si dimenano e piangono dal dolore? Cosa provano e sentono quando sono in sala parto?

Un neo papà ha voluto raccontare il punto di vista degli uomini, dopo aver assistito in prima persona al parto della compagna. «Voglio parlarne, un po' perché sono al settimo cielo, un po' perché magari può essere utile a qualche futuro papà e anche a chi non proverà mai questa esperienza», ha scritto sui social. 

L'uomo ha raccontato di aver vissuto l'esperienza più bella della sua vita e che le parole non riusciranno mai a esprimere davvero quello che ha provato, mentre la compagna dava alla luce la loro bambina. Su Reddit ha confessato di aver pianto «come una fontana» e di aver atteso tante ore prima di vedere il volto della neonata. «Il parto è una cosa davvero lunga», ha spiegato.

Ogni donna poi ha i suoi tempi, anche se dipende sempre dal piccolo: a volte proprio non vogliono uscire. «Io e la mia compagna siamo andati in ospedale verso l'una di notte. Due ore dopo sono iniziate le prime contrazioni, alle 6 è iniziato il travaglio e verso le sette del mattino mi hanno fatto entrare in sala parto. Mia figlia è nata alle 18, dopo più di 15 ore passate lì in ospedale».

Il papà ha poi spiegato che in tutte quelle ore in cui lui era in sala d'attesa, mentre aspettava che la compagna completasse tutte le analisi necessarie, non ha potuto far altro che fissare il soffitto: non aveva né acqua né cibo, il cellulare era scarico e non aveva avuto il tempo di portare con sé un caricabetterie. Non aveva neanche un libro da leggere o una rivista da sfogliare e non c'era nessun parente a fargli compagnia perché dormivano tutti. Ma anche con l'ingresso in sala parto le cose non sono migliorate: «Fino a che la donna non inizia a spingere, non è che voi mariti o compagni abbiate molto da fare. Fare un po' da supporto, aiutarla a muoversi, ma comunque niente di che... quindi anche se in preda all'ansia, all'emozione e tutto quanto, potreste annoiarvi». 

Il papà consiglia a tutti gli uomini di insistere se le loro compagne non vogliono fare l'anestesia perché credono di potercela fare solo con le loro forze: «Per l'amor del cielo. La mia compagna è una donna forte e con una soglia del dolore altissima e fino a due giorni fa era sicurissima di non volere l'anestesia, ma appena sono iniziate le contrazioni, ha immediatamente cambiato idea». L'uomo ha spiegato che medici e infermieri fanno gran parte dell'esperienza vissuta e ringrazia tutto il personale dell'ospedale che ha assistito non solo la fidanzata durante il parto, ma anche lui per avergli fatto compagnia durante quelle 17 ore di attesa infinita.

Il padre ha poi messo in guardia gli uomini: durante il parto vedranno cose mai vista in vita loro e per chi è debole di stomaco... forse non è il caso. «Vedrete uscire sangue, feci, urine. Sentirete delle grida allucinanti. La mia compagna sembrava posseduta, non sembrava lei e nemmeno la voce sembrava sua. Ah e potrebbe anche vomitare», ha raccontato. Nonostante la gioia di vedere la bambina appena nata, anche la piccola era coperta di sangue, liquidi vari e «non sarà proprio un bello spettacolo». 

Protagonista indiscussa del parto è la donna, ma il papà di questa storia non condivide al 100%. «Indubbiamente, loro hanno un coinvolgimento molto più attivo sia nei nove mesi che nel parto. Ma noi non siamo delle bambole che stanno lì e guardano senza fare nulla», ha scritto. L'uomo ha spiegato che per dare supporto alla compagna non poteva mai cedere alla stanchezza, al sonno. Era quasi obbligato a restare in sala parto e ad assorbire urla, pianti e frasi come «vi prego togliete la bambina da lì, non ce la faccio più». Poi il papò ha ammesso di aver assistito a tutto il parto senza mai togliere lo sguardo dalla compagna, finché non ha visto uscire la testa della piccola. Il momento più bello secondo lui? L'uscita dall'ospedale.

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