Riuscire a capire sin dal primo incontro se una relazione possa avere futuro o meno potrebbe certamente rivelarsi utile. In questo modo, potremmo decidere in maniera informata se investire il nostro tempo nel coltivare l'amore o l'amicizia o prendere un'altra strada e risparmiarci giorni, mesi e anni di litigi e delusioni.
Il così detto test dell'uccello può venire in aiuto, se ci troviamo in una situazione simile: in pochi e semplici passi può far capire se la relazione (non necessariamente romantica) reggerà o meno alla prova del tempo.
Nel video pubblicato su TikTok e che ha raggiunto quasi 2 milioni di visualizzazioni, la ragazza spiega che il test non fallisce mai e passa poi a spiegare come funziona e come metterlo in atto, senza che l'altra persona ne sia al corrente. Inoltre, afferma che nonostante lei lo abbia utilizzato per capire se le sue relazioni romantiche potessero funzionare o meno, è valido anche nel caso di amicizie o relazioni platoniche di vario tipo.
Per far comprendere il funzionamento del test, Alyssa ha raccontato la sua vicenda personale: «Ero da Starbucks con una nuova amica e a un certo punto ho guardato fuori dalla finestra e ho detto, tipo: oddio, guarda, c'è un picchio sul ramo di quell'albero!». A quel punto, dice la ragazza, l'amica si è immediatamente girata e ha chiesto «Dove?!».
«Per i successivi 10 minuti», dichiara Alyssa, «io e lei siamo rimaste a guardare fuori dalla finestra, con gli occhi sul picchio a osservarlo, e nel frattempo chiacchieravamo e cercavamo su Google informazioni sui picchi». Il test dell'uccello, si conclude la spiegazione, è quando dici qualcosa che può essere considerato insignificante, ma il tuo amico (o partner) ti ascolta e risponde con un interesse e una curiosità davvero genuine.
In realtà, questo test non è stato inventato su TikTok ed è stato introdotto dall'Istituto Gottman che da anni lavora e conduce ricerche sulle relazioni e sulle scienze sociali. Secondo i coniugi Gottman, John e Julie, la teoria dell'offerta per stabilire una connessione si basa, appunto, su un'offerta al partner che può essere «piccola o grande, verbale o non verbale. Si tratta di richieste di connessione e possono assumere diverse forme come espressioni, domande o contatto fisico. Possono essere divertenti, serie o di natura sessuale».
Gli utenti sembrano dar ragione alla teoria presentata e alla sua validità. In molti, infatti, raccontano la loro storia: «Trent'anni fa la mia ragazza ha indicato un corvo. Lo abbiamo guardato per mezz'ora, completamente assorti l'uno nell'altra», e ancora: «Io e mio marito facciamo ancora così, dopo vent'anni». In qualche caso, tuttavia, la storia non ha avuto un lieto fine: «Ogni volta che vedo un'aquila faccio subito: GUARDA, un'AQUILA! Ma mio marito non risponde. Probabilmente chiederò il divorzio».