Cetara, alla ricerca della Colatura di alici

La spiaggia principale di Cetara con la Torre
La spiaggia principale di Cetara con la Torre
di Luciano Pignataro
Lunedì 11 Marzo 2013, 17:06 - Ultimo agg. 12 Marzo, 10:38
2 Minuti di Lettura
Sui broccoli e sulla patata lessa, con il classico spaghetto. La colatura di alici, una tradizione di cui quasi ci si vergognava perch la salsetta di pesce era utilizzata nelle case dei pescatori quando, alla vigilia di Natale, mancavano anche i soldi per comprare due vongole veraci.








Sapida, speziata, la colatura conveniva e conviene anche perché vuole poco olio. Oggi invece, proprio come l’aceto balsamico di Modena o di Reggio Emilia, è l’ultimo grido dello show business enogastronomico, ricercata dai gourmet, dalle tv, soprattutto dai giapponesi che vanno e vengono nel paese del tonno, introdotta nei menù dei ristoranti stellati della Michelin come la Caravella di Amalfi (Veronelli ha dato il suo «sole» al piatto di linguine con la colatura e il Principe di Pompei).



Il bello è che la grande industria non se ne potrà mai appropriare, la tipicità è troppo marcata per essere riproducibile e quand’anche lo fosse non toglierebbe un punto di percentuale di mercato a quella prodotta qui, proprio come è accaduto per il limoncello, la mozzarella di bufala e a tutti i prodotti-cru campani. Per trovarla bisogna venire a Cetara e basta.



Da Napoli si imbocca l’autostrada per Salerno, si esce a Vietri sul Mare, si prova a parcheggiare per fare un po’ di shopping tra le decine di negozi di ceramica dove l’affare, rispetto agli stratosferici prezzi del vietrese raggiunti a Roma e a Milano, è ancora assicurato.



Poi si prosegue per sei chilometri e si arriva a Cetara, l’antico punto di confine della Repubblica Amalfitana occupato dai saraceni per le loro escursioni. Dunque la colatura, e tanti tanti prodotti sfiziosi li trovate sul corso Umberto dove potete chiedere anche di assistere alla lavorazione.



Per difenderla sono nate ben due associazioni: Gli amici delle alici e la Congrega del pesce azzurro a cui aderiscono i ristoranti cetaresi: San Pietro, Acqua Pazza (tel. 089.261606), al Convento (089.261039), la Cianciola (089.261828).

Delfino Tel. 089. 261.069

Nettuno Tel. 089.261.147



Due laboratori artigianali dove è possibile comprare la colatura di alici, i filetti di acciughe, le alici marinate, tonno, carciofi, melanzane, funghi, olive sott’olio. Tutto lavorato a mano. I due punti vendita sono affiancati a Corso Umberto I, ossia il tratto di Costiera che attraversa il paese. Venendo da Vietri ve li trovate sulla destra prima di uscire. Sulla sinistra prima di entrare se venite da Amalfi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA