Fontana della Spinacorona: si mobilitano cittadini, comitati e associazioni

La fontana è a secco da due anni a causa della mancanza di un cavo elettrico, comitati civici e associazioni pronti ad una manifestazione di protesta

La fontana della Spinacorona nel degrado
La fontana della Spinacorona nel degrado
di Antonio Folle
Sabato 20 Aprile 2024, 20:45
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Il mese di maggio che si avvicina ad ampie falcate è il mese che il Comune di Napoli, per l'iniziativa Maggio dei Monumenti ha dedicato all'acqua. Uno degli elementi che caratterizzano il capoluogo partenopeo, nel bene e nel male. E in tema di acqua non possono non generare biasimo generale le tristi condizioni di degrado della fontana della Spinacorona - conosciuta con il soprannome di fontana delle zizze che da ormai tanti anni giace in pessime condizioni di conservazione, addossata ad un muro diroccato e spesso circondata da erbacce infestanti e da rifiuti. La fontana - l'originale è stata rimossa ed è attualmente ospitata nel museo di San Martino - è speciale sia per la sua bellezza che per la sua particolarissima simbologia. La scultura restaurata dal celebre Giovanni da Nola per volontà del vicerè Pedro de Toledo raffigura la sirena Partenope così come la raffiguravano gli antichi greci: non una figura metà donna e metà pesce, ma una figura donna-uccello.

Al di là della simbologia che ancora oggi divide la città, l'antica fontana delle zizze, come testimoniato anche dagli scatti dell'attivista Umberto Romano, continua ad essere oltraggiata dall'incuria e dal degrado che pure è stato più volte denunciato negli scorsi anni.

L'acqua che anticamente sgorgava dai seni della sirena ormai è solo un lontano ricordo e così l'intero complesso marmoreo ha perso qualsiasi tipo di significato. Secondo l'idea dell'artista che ha scolpito l'insieme, infatti, l'acqua che sgorgava dai seni della sirena doveva idealmente spegnere il fuoco del Vesuvio, simboleggiando così la vittoria di Napoli sul vulcano. Invece a spegnersi, oggi, è solo il ricordo della bellezza di una statua che meriterebbe ben altra considerazione. 

«Per un Maggio dei Monumenti dedicato quest'anno dall'amministrazione comunale al tema dell'acqua - dichiara Giuseppe Serroni dell'associazione I Sedili di Napoli - fa specie vedere la più iconica fontana partenopea perché l'unica a raffigurare proprio la nostra sirena Parthenope nella sua forma mitologica donna-uccello, senza acqua. È da oltre due anni che questa meraviglia che fu risistemata da Giovanni Merliano nel 1540 in occasione dell'ingresso trionfale di Carlo V avvenuto pochi anni prima, resta muta per la mancata sostituzione di un cavo elettrico che, dalle nostre informazioni, sarebbe dovuta da un incomprensibile ritardo del rilascio dell' autorizzazione della Soprintendenza. Più volte - prosegue Serroni - abbiamo segnalato la situazione che vede la Fontana delle Zizze sempre più abbandonata nel degrado con erbacce infestanti e rifiuti che vi si accumulano per l'incuria. È assurdo come le Istituzioni cittadine, dalla Municipalità competente fino al Comune, nulla stiano facendo per sollecitare la risoluzione del problema. Come Associazione I Sedili di Napoli avremmo avuto piacere a tenere proprio intorno a questa Fontana così ricca di Storia e di Identità partenopea un nostro evento di rievocazione storica nell' ambito del programma per il Maggio dei Monumenti ma il nostro progetto è stato bocciato dall'amministrazione comunale. Ciò non ferma le nostre iniziative future per salvaguardare un Patrimonio che è il nostro stesso Dna». 

Ma per l'antica fontana della Spinacorona non tutto sembra essere perduto. Il pool di comitati civici ed associazioni che nelle scorse settimane ha manifestato contro il degrado della statua del dio Nilo, letteralmente ricoperta da erbacce infestanti, si sta muovendo per organizzare una nuova manifestazione proprio nei pressi della fontana della Spinacorona. Alcuni giorni dopo il sit-in dei cittadini a largo Corpo di Napoli, infatti, le erbacce che infestavano l'antichissima statua costruita duemila anni fa per volontà della comunità alessandrina che popolava Napoli sono state finalmente rimosse. Una vittoria che sicuramente spingerà i cittadini ad alzare ancora di più l'asticella per cercare di sensibilizzare le istituzioni che, almeno fino ad oggi, si sono dimostrate sorde a qualsiasi richiamo. 

 

«La storia di questa fontana è semplicemente fantastica - ha affermato Giancarlo Minniti, tra gli animatori del sit-in di protesta intorno alla statua del Nilo - ma le sue attuali condizioni sono inaccettabili. Le fontane sono una delle caratteristiche di Napoli, ancor di più fontane monumentali come quella della Spinacorona. Le colpe per un tale degrado sono di tutti, ma crediamo sia arrivato il momento di agire per invertire la rotta. Stiamo studiando una nuova manifestazione di protesta che, stavolta, coinvolgerà la fontana della Spinacorona. Il nostro intento - continua Minniti - non è solo di protestare, ma soprattutto di coinvolgere quelle istituzioni che finora hanno lasciato a desiderare». 

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