Napoli. Museo unico ai «Magazzini»
per il mare e l'emigrazione

Napoli. Museo unico ai «Magazzini» per il mare e l'emigrazione
di Antonino Pane
Martedì 24 Gennaio 2017, 09:01
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Un solo museo per raccogliere i reperti marini e la storia dell'immigrazione. Non più due location come si era paventato in passato, ma una, l'edificio degli ex magazzini generali, quel cubo rosso maestoso realizzato dall'architetto Marcello Canino a due passi da piazza Municipio. La risorsa mare può dare i suoi frutti anche mostrando la storia marinara di una città.



I risultati ottenuti a Genova, più di duecentomila visitatori in un anno, ha convinto l'Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale che bisogna rompere gli indugi e spingere verso la realizzazione del progetto. Pietro Spirito, il presidente dell'Ente che accorpa i porti di Napoli, Salerno e Castellammare, è convinto che le sedi vadano accorpate e che l'edificio realizzato da Marcello Canino ha le caratteristiche giuste per mettere insieme la storia marinara di Napoli e le testimonianze dell'immigrazione. «Gli ex magazzini generali - ha detto - ben si prestano a questa realizzazione. Il museo, così, verrà a trovarsi a pochi passi dalla stazione marittima, dal molo Beverello e dalla stazione del metrò. Uno snodo importante per l'attività crocieristica e, in generale, per il turismo legato al movimento portuale».


Prende corpo, dunque, il museo del mare e dell'immigrazione negli ex Magazzini Generali del porto. Un progetto voluto con determinazione da un Comitato promotore costituito da 38 soci tra cui Propeller Club di Napoli, Unione degli Industriali, Confcommercio e altri enti pubblici e privati. Non a caso alla presentazione ufficiale, prevista giovedì, parteciperanno tecnici e imprenditori: Filippo Cavuoto, Giuseppe D'Amato, Luciano Garella, Gennaro Matacena. E, poi, per la Regione, l'assessore alle Attività Produttive Amedeo Lepore e per il Comune, l'assessore alla Cultura, Nino Daniele.



«Da anni lavoriamo per dare alla città - spiega Umberto Masucci, componente del Comitato di gestione dell'Autorità di sistema - un museo in grado di raccogliere i reperti archeologici raccolti in fondo al mare, gli attrezzi della storia marinara napoletana e le testimonianze legate all'immigrazione. Gli spazi degli ex magazzini generali sono ideali per questa attività perché sorgono in un'area cerniera tra il porto e la città. Naturalmente - ha continuato Masucci - nella fase iniziale questa attività dovrà convivere con gli spazi utilizzati dalla Snav; in futuro, però, il museo potrà avere un maggiore respiro». Il grande cubo progettato da Marcello Canino negli anni 40 potrebbe raccogliere tutte le testimonianze legate alla storia del mare di Napoli.


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