Oltre all'accusa di tentato omicidio aggravato dalla crudeltà e della premeditazione, e dall'avere provocato alla donna lesioni che costrinsero i medici a farla partorire prematuramente, ora spunta anche il reato di stalking. Nel corso delle successive indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, è infatti emersa anche una storia di atti persecutori. Dall'attività investigativa è stato accertato che Pietropaolo, dall'ottobre del 2015, e fino al momento dell'aggressione, aveva perpetrato reiterate condotte di minacce e molestie alla sua compagna.
Telefonate continue, minacce e ingiurie continue che avevano costretto Carla a cambiare le sue abitudini.
Pietropaolo, infatti, in più occasioni, l'aveva aspettata attesa davanti la casa della madre, a Pozzuoli, l'aveva seguita quando andava al lavoro, l'aveva bloccata lungo la strada e tentato di farla entrare con la forza nella sua vettura. Il tutto perché non riusciva a convincersi della decisione di Carla di mettere fine al loro rapporto sentimentale.