Il Governo rinvia il decreto di riforma delle Camere di Commercio. PMITALIA: «un'occasione utile per riflettere»

Il Governo rinvia il decreto di riforma delle Camere di Commercio. PMITALIA: «un'occasione utile per riflettere»
Giovedì 4 Febbraio 2016, 19:34
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«Il rinvio da parte del Governo della riforma delle Camere di Commercio è un segnale positivo che lascia sperare per una nuova discussione sul decreto di riforma che tanto allarme sta creando non solo all'interno degli enti coinvolti ma anche nel mondo delle piccole e medie imprese»: è quanto afferma il vice presidente nazionale di PMITALIA (piccole e medie imprese) Roberto Biscotto alla luce delle ultime novità relativamente al riordino degli enti camerali uscito dal pacchetto Madia e rinviato a dopo la riforma della Pubblica Amministrazione.

«Il problema – aggiunte Biscotto – è capire cosa si vuole realmente fare e quale identità futura dare alle Camere di Commercio al di là di quelli che saranno gli accorpamenti ancora oggi tanto discussi in alcuni territori (il decreto prevede di passare dalle attuali 105 a 60). Occorre evitare che il riordino possa trasformarsi in uno smantellamento senza ordine con gravi ripercussioni per il tessuto economico ed in particolare per le piccole e medie imprese che rappresentano oltre il 90% del tessuto produttivo del nostro Paese.
Grazie alla professionalità dei dipendenti, i piccoli imprenditori hanno sempre trovato nel sistema delle Camere di Commercio supporto, sostegno e consulenza sin dalla fase di avvio della propria attività in modo particolare nell'accesso al credito e nel settore dell'internazionalizzazione
».

«In assenza di tali servizi quindi - sottolinea Biscotto - alle PMI verrà a mancare un fondamentale punto di riferimento. Vale la pena ricordare che, proprio per queste funzioni insostituibili, organismi come le Camere di Commercio italiane esistono in tutti i Paesi OCSE e in tutta l'Unione Europea».

«Ecco perché - conclude il vice presidente di PMITALIA - invitiamo il Governo a mantenere le Camere di Commercio, seppur di numero inferiore, con le stesse funzioni per dare risposte utili alle necessità delle piccole e medie imprese invece di essere ridotte alla mera funzione di soggetti con compiti anagrafico-certificativi».
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