Caso Ischia, l'ex presidente della Coop ai pm: «Ecco perché comprammo il vino di D'Alema»

Caso Ischia, l'ex presidente della Coop ai pm: «Ecco perché comprammo il vino di D'Alema»
Venerdì 10 Aprile 2015, 19:59 - Ultimo agg. 20:56
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Perché la Cpl Concordia acquistò 2.000 bottiglie di vino prodotte da D'Alema? L'ex presidente della coop Roberto Casari spiega così, in sintesi: l'ex premier gli parlò della nuova attività vinicola della moglie, lo invitò ad assaggiare il suo vino rosso, lui lo trovò buono perché era «senza solfiti» e decise così di prenderlo, senza che fosse D'Alema a proporglielo. È quanto si evince da uno stralcio dell'interrogatorio di garanzia avvenuto nei giorni scorsi nel carcere di Poggioreale.



Casari risponde così alle domande del gip Amelia Primavera e dei pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano. Il verbale è stato depositato agli atti del Tribunale del Riesame che ha fissato lunedì prossimo la prima udienza.



«Noi - dice Casari - facciamo i pacchi di Natale, ci mettiamo dentro il panettone. Prendiamo l'uovo di Pasqua, la colomba, siamo in mille e ottocento (i dipendenti della coop a cui distribuire i pacchi dono - ndr), allora ho preso le bottiglie. Perché quello rosso, di D'Alema, mi ha detto che è senza solfiti, allora mi ha incuriosito questa cosa qua. Perché? Perché a me tocca sempre di bere del vino bianco, perché ho un problema particolare, il vino rosso mi dà dei problemi e mi hanno detto che è colpa dei solfiti. Allora ho detto: meno male!». Le è stato chiesto direttamente da D'Alema?, chiedono i magistrati. «No, lui mi ha detto, ho venduto la barca, ho preso una cantina, se ne occupa mia moglie e faccio vino, speriamo sia buono, provalo! L'ho provato mi è piaciuto e ho detto: prendiamo il vino da mettere nel pacco di Natale».



Quindi è stato lui a chiederle insomma...? «No, lui mi ha detto che si occupava, perché non era più parlamentare, non era niente. Cosa fai? Dice: 'Guarda, ho venduto la barca, ho preso la cantina, se ne occupa mia moglie'. 'Allora speriamo che sia buono'. 'Ho fatto un ottimo vino' mi ha spiegato. Dico: lo provo, e mi ha detto 'Guarda, del bianco rosé ce l'ha un mio amico a Bologna' 'Fattene dare due bottiglie', io l'ho preso, mi sono sembrate..». Pm: da quanto tempo conosce D'Alema? «Beh, insomma, è stato comunista, però devo dire da quando è venuto in Cpl, dal 2012».



«Noi abbiamo preso i libri da tutti» ha poi proseguito Casari spiegando l'acquisto da parte della coop di numerose copie del libro di Massimo D'Alema «Non solo Euro». È quanto emerge dal verbale con la trascrizione della registrazione fonica dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Primavera e ai pm Woodcock, Carrano e Loreto. «Noi - dice Casari - abbiamo preso i libri da tutti, da Sergio Zavoli a, come si chiama quell'altro di Bologna? Biagi, è venuto per il nostro centenario, Tremonti è venuto all'assemblea del 2012, mi ha detto 'Io sono venuto perché avete preso il libro'.
Siccome il libro mia moglie mi ha detto che tutti i soldi che prendo dal libro li diamo in beneficenza, prendetene molti! Poi dopo ho cominciato a parlare, perché noi facciamo l'assemblea annuale...». «Tremonti ha detto: 'tutto il ricavato del libro lo do in beneficenza, quindi prendetene molti!'. Quindi per me è venuto Saccone, è venuto Orlando, è venuto D'Alema...». «Quelli che l'avevano scritti, li abbiamo presi. Noi siamo in mille e ottocento (i dipendenti della coop - ndr), io ho un albergo, glieli metto sul comodino, come la Bibbia».
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