Napoli. «Manca l'antitetanica, non feritevi»: l'odissea di un giovane morso da un cane

Ospedale dei Pellegrini
Ospedale dei Pellegrini
di Gennaro Pelliccia
Domenica 14 Maggio 2017, 17:24
2 Minuti di Lettura
Vi siete feriti e avete bisogno di un’iniezione antitetanica? Scordatevelo. Ieri mattina, ai giardinetti del Molosiglio, un ragazzo di 21 anni viene morso da un cane. Oltre al dolore, scatta l’allarme: «devo correre in ospedale per farmi fare l’antitetanica», pensa preoccupato,  e si reca al vecchio Pellegrini, alla Pignasecca.

Qui inizia l’avventura. Al pronto soccorso viene  medicato e refertato: «ferita lacero contusa dorsale del polso destro» e nelle prescrizioni, tra l’altro, si legge  «IG Tetano 500 UI- 1 FL entro 24 ore». Poi  gli spiegano che l’iniezione di immunoglobulina, che garantisce una rapida copertura antitetano, in ospedale «è disponibile solo per i ricoverati» . «Ma come?», chiede il ragazzo, «e adesso come faccio?».

Il medico lo invita ad andare in farmacia per comprare il farmaco e farselo somministrare a casa. Bene, anzi male perché nelle numerose farmacie visitate dal 21enne il farmaco non si trova. «Mi spiace - si è sentito dire - ma non abbiamo l’antitetanica, non c’è nemmeno più nei depositi dei rivenditori». Un altro farmacista spiega: «E’ un caso nazionale, non viene consegnato da diversi mesi e pare che la causa sia la mancanza di materia prima e quindi non si produce».

Quasi rassegnato il ragazzo torna a casa e racconta l’accaduto. Ma l’iniezione deve essere fatta entro le 24 ore, quindi,  la sorella, ancora più preoccupata, va in cerca di altre farmacie per trovare il farmaco, ma senza risultato. Decidono, a quel punto, di ritornare in ospedale per  spiegare la situazione. «Ascolti  – gli dice lo stesso medico  – questo farmaco noi l’abbiamo ma solo nei reparti, per chi si ricovera. Sono disposizioni».

La situazione diventa paradossale: un ragazzo necessita di un antitetanica che al pronto soccorso non può avere, mentre le farmacie, che dovrebbero venderlo, ne sono sfornite. Intanto il tempo passa e i familiari del 21enne insistono con il medico il quale, alla fine, «facendo una cortesia», gli fa l’iniezione.

«Il farmaco manca e non conosco il motivo», ci spiega il medico dell’ospedale Pellegrini. «La direzione ha, poi, stabilito  che, a causa delle poche scorte disponibili, venga utilizzato solo per i pazienti ricoverati. Nel caso del ragazzo di ieri ho ritenuto prendere una dose dal reparto e fargliela somministrare, visto il suo stato di agitazione»

«Non feritevi perché non troverete l’antitetanico», dichiara provocatoriamente la vittima dell’odissea, «siamo di fronte a un altro caso in cui la sanità mostra le sue lacune a danno dei cittadini. Qualcuno prenda nota e si interessi del problema», conclude il ragazzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA