MAV circondato dal degrado, il Comune: «Va recintato»

MAV circondato dal degrado, il Comune: «Va recintato»
di Antonio Cimmino
Mercoledì 5 Ottobre 2016, 08:55
2 Minuti di Lettura
Ercolano. Bellezza recintata o «resa» ai vandali? La sfida è aperta e ad Ercolano offre spunti e chiaroscuri interessanti. A far discutere nella città dei Papiri è in particolare una mozione approvata dal consiglio comunale per risolvere l'annosa questione del degrado in cui versa l'area circostante al Museo Archeologico Virtuale. Un provvedimento che parte da 12 consiglieri, che in assise ha incassato il via libera e che impegna la giunta a rispettare un indirizzo ben preciso: provvedere ad un'opera di recinzione del Museo Archeologico Virtuale (in accordo con gli organi del polo museale) valutando anzitutto la sostenibilità economica del progetto e, ovviamente, la fattibilità. Rifiuti sparsi qua e là e, non di rado, negli anni, anche raid contro il polo museale in via IV novembre a ridosso anche dell'area mercatale, hanno spesso costretto le diverse amministrazioni a fare i conti con il degrado dell'area circostante e, a volte, anche assalti teppistici.  

Insomma, una situazione che ad un certo punto comincia a diventare insostenibile. Anche perché il Mav non è semplicemente un museo, ma è forse una vera e propria macchina del tempo, e molto di più. Una struttura che dal cuore di Ercolano catapulta i suoi visitatori attraverso dettagliate esperienze multisensoriali direttamente nelle realtà storiche: da un lato la memoria, da un lato lo sviluppo, la tecnologia. Era l’8 luglio del 2008 quando venne inaugurata l'importante struttura museale di archeologia virtuale nei pressi degli scavi. Il progetto, iniziato nel 2005, quando la Provincia di Napoli e il Comune di Ercolano costituirono la Fondazione CIVES per la gestione del MAV, a cui nel 2009 aderì anche la Regione Campagna, negli anni vanta continue impennate di turisti, tra visitatori e cittadini. Dunque, il risultato è stato eccezionale. L’ex scuola Iaccarino è stata così trasformata nel Museo archeologico virtuale: una superficie di cinquemila metri quadrati articolati su tre piani dove cinema e arte, archeologia e nuove tecnologie di simulazione digitale vengono declinati secondo gli andirivieni del passato. Insomma, non si tratta solamente di ricordare dal passato, ma di prenderne esempio o distanza. E adesso, in qualche modo, di tutelare. Starà ora dunque alla giunta tener conto dell'indirizzo - piuttosto chiaro ed evidente - offerto dal consiglio comunale con la mozione sulla recinzione dell'area. «L'idea è quella di una recinzione che impedisca l'accesso notturno all'area - chiarisce Luigi Luciani, presidente della commissione cultura del comune di Ercolano - offrendo dunque una protezione significativa al polo museale, ma che soprattutto restituisca dignità e decoro ad un museo che soltanto nell'ultimo anno, 2015, ha contato circa 150.000 turisti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA