Scampia. Migranti, sostenuti dal sindacato, occupano uffici dismessi del Comune

Scampia. Migranti, sostenuti dal sindacato, occupano uffici dismessi del Comune
di Melina Chiapparino
Giovedì 28 Aprile 2016, 17:15 - Ultimo agg. 17:16
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Hanno occupato dei locali dismessi a Scampia ed entro questa sera li raggiugeranno altri stranieri in condizioni di emergenza abitativa. Si tratta di 12 migranti di origini africane accolti in Italia con lo status di rifugiati politici ma sospesi dai centri di accoglienza che, da questa mattina, si sono stabiliti in uno stabile in largo Nicola Abbagnano. La loro azione di protesta è stata supportata dal comparto sindacale Usb/ Asia che si è mobilitato e che ha ritenuto necesaria «l'azione di forza dal momento che si tratta di rifugiati politici che si ritrovano in mezzo ad una strada» come sostiene Ivan Trocchia, responsabile sindacale del settore sociale Usb.

«Questi stranieri hanno commesso piccoli reati all'interno dei centri di accoglienza che li ospitavano ma si tratta di reati la cui colpevolezza deve ancora essere stabilita da un processo - afferma Trocchia - soprattutto si configurano come reati minori a volte legati a discussioni e momenti di rivolta all'interno dei centri dove non sempre la qualità di vita è dignitosa». Lo stabile, che affaccia anche su via Fratelli Cervi, risulta essere di proprietà del Comune di Napoli e si compone di uffici dismessi da tempo, tutti al piano terra. Secondo il gruppo di occupanti, in serata altri stranieri dovrebbero raggiungere i locali che in queste ore gli stranieri stanno pulendo per allestire a scopo abitativo
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