Napoli, 40mila al San Paolo per Jovanotti: omaggio a Pino Daniele con Senese e Ramazzotti

Jovanotti con Ramazzoti durante l'omaggio a Pino Daniele
Jovanotti con Ramazzoti durante l'omaggio a Pino Daniele
di Federico Vacalebre
Domenica 26 Luglio 2015, 21:09 - Ultimo agg. 18 Marzo, 23:15
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Jovanotti infiamma il San Paolo nella notte dei quarantamila. Dedicato a Pino Daniele il cuore dello show, il set con Ramazzotti e Senese: «Yes I know my way», «Quanno chiove», «A me me piace o blues» quindi con pudore Jovanotti e Ramazzotti quasi si allontanano dal microfono mentre sullo schermo scorrono i versi di «Napule è».

Questi i brani che Lorenzo ha cantato con Eros, accompagnato dal sassofono di Senese per lo «spettacolo nello spettacolo». Uno show dedicato all'artista e amico scomparso lo scorso gennaio e per ricordare l'esibizione del trio (Daniele-Jovanotti-Ramazzotti) del 13 giugno 1994, nello stesso stadio.

Il concerto napoletano è la penultima tappa del tour negli stadi di Jovanotti che si concluderà giovedì 30 luglio a Bari.

«È la terza volta che entro al San Paolo - spiega dal palco Jovanotti - Le prime due con Pino e Grazie a Pino.

Stasera in mezzo a voi c'è suo figlio, che gli assomiglia come una goccia d'acqua. Alex le canzoni di tuo padre sono qui per rimanere. Napoli che Dio ti benedica, sempre come dice la canzone».

RILEGGI LA DIRETTA DEL CONCERTO

VIDEO - Jovanotti a Napoli, il San Paolo canta Pino Daniele

ORE 0.03

Poi è la fine. Lo stadio si svuota e presto sarà riconsegnato al calcio. Lorenzo corre nei camerini, felice e stanco

ORE 23.56

"È la terza volta che entro al San Paolo. Le prime due con Pino e Grazie a Pino. Stasera in mezzo a voi c'è suo figlio, che gli assomiglia come una goccia d'acqua. Alex le canzoni di tuo padre sono qui per rimanere. Napoli che Dio ti benedica, sempre come dice la canzone"

ORE 23.53

"Napoli grazie per avermi fatto giocare al gioco del rock'n'roll. E di mettermi un mantello da supereroi. Ma i veri supereroi siete voi, con l'amore, la passione, la diversità, la voglia di stare mmiiezz 'e viche miezz all'ate" dice Jovanotti.

ORE 23.50

Poi "Ti porto via con me". Ancora una dedica per Pino Daniele. E per il San Paolo. E per Napoli tutta

ORE 23.46

La band va via ma il San Paolo chiede il bis. Arriveranno "A te", "Gli immortali" e "Ti porto via con me". Ed eccoli i bis: "A te". Poi "Gli immortali".

ORE 23.26

"Tensione evolutiva" prepara il gran finale: "Mezzogiorno" e "Ragazzo fortunato", poi i bis

ORE 23.22

"Ne avete ancora un po' di energia? Ve lo avevo detto che sarebbe stata una serata lunga. Balliamo un po'" dice Lorenzo e "Tutto l'amore che ho", che non è tra i suoi pezzi migliori, sceglie una cassa da house music. Intanto Ramazzotti parte con volo privato E Senese raggiunge il Renanera di Torre Annunziata dove lo attende un concerto con i Napoli Centrale

ORE 23.05

Momento melodico con "Le tasche piene di sassi" e "L'astronauta". E ancora con "Serenata rap" in abito da cowboy glitterato

ORE 22.52

Un trionfo, un'emozione. Poi lo show torna "normale" con "L'estate addosso"

ORE 22.49

Lorenzo rappa: "Pino Daniele mi ha insegnato la libertà/ questa musica non si perderà/ Pino Daniele musicista e Masaniello/ e noi a Napule facimmo 'o burdello/ Alzate le mani come le vele/nel nome di Pino Daniele"

ORE 22.43

"Napule è Pino Daniele" ricorda Ramazzotti poi... " A me me piace 'o blues".

ORE 22.40

"Napule è". E lo stadio si azzittisce per un secondo poi canta come in esorcismo ormai impossibile. E James soffia tenero nel suo sassofono per il fratello perso, mentre Ramazzotti alla chitarra divide le strofe con Jovanotti e il San Paolo

ORE 22.30

"Pino, Pino, Pino" l'urlo dello stadio è un canto d'amore. E Jovanotti ha studiato bene il dialetto per rendere meglio omaggio all'amico Pino Daniele. Emozionante. "Manca qualcuno?" Chiede Lorenzo. Arriva Eros Ramazzotti e "Quanno chiove". Il pubblico canta a mezza voce. "Ciao Pino" saluta il Ramazza. Il pubblico sventola le magliette del tour del trio del '94. Lacrime sul viso di tanti. Eros: "ti voglio bene Pinuccio"

ORE 22.27

Sulle note di "Musica" arriva Senese, il pezzo afro diventa "Yes I know my way". Il suo sax è uno sparo nella notte

ORE 23.23

Abito etnico, Lorenzo balla in tondo come un derviscio rotante. Ed il suono è world music. Lo stadio salta, balla, suda, canta, sorride

ORE 22.19

"Tanto tanto tanto" perfetto groove da stadio, con il gioco del "call and response". "L'ombelico del mondo" è il solito sabba ritmico

ORE 22.14

Lorenzo è sudato, lo show coloratissimo, il ritmo ora guarda a Cuba tra timba e salsa

ORE 22.10

"Sono stato nel futuro ed era ancora più incasinato di adesso", racconta Lorenzo come in una favola rosa, quella politicamente corretta e contro ogni fondamentalismo di "Il mondo è tuo". E per l'occasione il testo cambia, magari pensando a quanto ascoltato prima da Carola Pisaturo: "I dj di Napoli sperimentano nuove alchimie"

ORE 22.05

La passerella centrale permette ai musicisti di proiettarsi tra la folla. Sullo schermo un nudo maschile di spalle merita l'applauso del pubblico femminile. È il momento di "Fango"

ORE 22.00

Un applauso saluta il video che ricorda i migranti che sbarcano a Lampedusa. E in un video Filippo Timi doppia Leonardo. Poi una giacca leopardata per "Ora"

ORE 21.49

"Che bomba oh, che belli che siete. Bella Napoli stasera, non ti avevo mai vista così", confessa il Cherubini

ORE 21.45

"Sabato" canta Lorenzo in una calda notte di domenica. Poi Saturnino slappa sul suo basso "Il più grande spettacolo dopo il big bang". Ed è qui la festa. Ma non c'è solo il ritmo, per le signorine che hanno voglia di romanticismo arriva "Bella"

ORE 21.31

Ĺa tribù che balla si scatena con "Tutto acceso" e "Staccami la spina"

ORE 21.23

Jovanotti scalda il San Paolo e urla: «Napoliiiiii». Sullo schermo compare Fiorello nei panni del «Master of ceremonies»

ORE 21.19

Il primo brano è Penso Positivo. Lorenzo indossa un'armatura da astronauta-gladiatore. E il ritmo va

ORE 21.15

Il concerto ha inizio con un filmato con Ornella Muti

ORE 21

La «playlist» nella mezz'ora prima del concerto è firmata da Roberto Saviano «Sarà come esserci! Salutami la mia Napoli!» ha scritto in un tweet lo scrittore.

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