Federfarma: «Il blitz accolto dagli applausi: è stato premiato il nostro coraggio»

Federfarma: «Il blitz accolto dagli applausi: è stato premiato il nostro coraggio»
di Marisa La Penna
Domenica 15 Marzo 2015, 09:48 - Ultimo agg. 09:49
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«Quando i rapinatori, in manette, sono stati trascinati via dalla farmacia la gente ha applaudito. In strada battevano le mani commercianti, passanti, avventori. È stata una scena unica, senza precedenti». Michele Di Iorio, presidente di Federfarma, racconta l’epilogo di una cattura, nella cui fase investigativa ha collaborato in prima persona. «L’intera categoria ha collaborato» però tiene a precisare Di Iorio.

In che modo i farmacisti hanno contribuito alle indagini?

«I colleghi hanno avuto un coraggio incredibile. Si sono esposti e impegnati. Innanzitutto con i filmati della videosorveglianza, di cui ormai tutte le farmacie sono dotate».

Non e la prima volta che contribuite alla cattura dei rapinatori.

«Sì era già successo. Un anno fa, con l’ex comandante del nucleo Operativo, Andrea Centrella. Finì nella rete, grazie alla nostra collaborazione e alla bravura dell’ufficiale, un altro rapinatore seriale che mise a segno una quindicina di colpi ai danni di colleghi. Ora quel rapinatore è a casa, agli arresti domiciliari. Il recente ferimento di due farmacisti, uno in via Toscanella e l’altro a Casoria ha però creato nuova tensione. La categoria è particolarmente sensibile. E, voglio ricordarlo, lo ”sparatore” del collega in via Toscanella è stato arrestato dallo stesso comandante dei carabinieri del Vomero. Lo ha intercettato e arrestato a Capua».

I rapinatori presi ieri da quanto tempo tenevano sotto scacco i farmacisti del Vomero?

«Da Natale. I colpi erano concentrati nelle farmacie di Vomero e Arenella, tra corso Europa e Vomero alto. Con i carabinieri abbiamo passato giorni e talvolta anche mezze nottate a rivedere i filmati, a confrontarli. Abbiamo capito che era sempre la stessa coppia. E abbiamo anche dedotto che i due entravano in azione nel fine settimana, a chiusura negozio, preferibilmente di venerdì sera. Al corso Europa avevano consumato tre rapine, in via Giacinto Gigante altre tre. In via Domenico Fontana quattro. Insomma prendevano di mira più volte la stessa farmacia».



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