Napoli. Negozi in affitto: il Comune perde 14 milioni all'anno | Video

Napoli. Negozi in affitto: il Comune perde 14 milioni all'anno | Video
di Paolo Barbuto
Venerdì 19 Febbraio 2016, 08:27 - Ultimo agg. 20:53
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Provate a immaginare questa situazione: ogni mese qualcuno decide che più di un milione di euro va mandato al macero. Questa situazione moltiplicata per dodici produce una emorragia di oltre 14 milioni all'anno, che diventano più di settanta milioni in cinque anni. Adesso pensate che questa situazione viene generata da chi è chiamato a gestire il vostro denaro: qual è la prima sensazione che provate? Ecco, è la stessa che abbiamo provato noi quando abbiamo iniziato a leggere i dati sulla gestione degli esercizi commerciali di proprietà del Comune di Napoli.Orientarsi in quella montagna di carte, numeri, indirizzi, contratti, non è facile.

Bisogna armarsi di carta, penna, pazienza e di un computer performante per dragare quella melma di dati fino ad estrarre qualcosa di comprensibile. Però dopo qualche ora la pazienza paga: finalmente viene fuori qualcosa di comprensibile. Ma forse sarebbe stato meglio se fosse rimasto nascosto, perché quel «qualcosa» che viene fuori, produce immediata reazione da orticaria. Se vi sentite pronti, iniziate con il primo dato, quello che ci è sembrato simbolico, un caso da record di questa vicenda: c'è un negozio dietro un angolo di via Martucci, a pochi metri dalla Riviera di Chiaia, per il quale Palazzo San Giacomo chiede un canone di fitto pari a 23,94 euro. Incredibile, vero?

Allora seguiteci per scoprire il resto della storia.Il Comune di Napoli, nel suo immenso patrimonio, ha in dotazione oltre mille esercizi commerciali. Sono diffusi in ogni quartiere, eccezion fatta per il Vomero, mentre a Posillipo ce n'è uno solo, sono di varie dimensioni e diffusi in zone di maggiore o minor valore commerciale. Per ognuno degli esercizi commerciali il Comune, in un documento datato 2014, ha fatto una stima della rendita prevista. Ottima cosa, quel valore serve a capire quanto andrà chiesto al locatario del negozio, consentirà di ottenere il miglior risultato dalla cessione in fitto.

Il problema è che, di fianco al valore della rendita prevista c'è pure il reale canone chiesto a chi ha preso in concessione quel luogo: e qui viene il bello, anzi il brutto, perché ogni singolo negoziante che ha a che fare con il Comune di Napoli paga meno della metà di ciò che lo stesso Comune aveva pensato di chiedere. Strano vero?I motivi che hanno spinto palazzo San Giacomo a concedere questi devastanti sconti, li conoscono solo gli amministratori della città.