Psicologo scomparso, confronto Dna
coi cadaveri non identificati in Italia

Giuseppe Di Meglio, scomparso a Meta nel giugno del 2015
Giuseppe Di Meglio, scomparso a Meta nel giugno del 2015
di Francesca Mari
Domenica 9 Aprile 2017, 12:22 - Ultimo agg. 14:17
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TORRE DEL GRECO. Il Dna dei familiari di Giuseppe Di Meglio, lo psicologo scomparso a Meta di Sorrento nel giugno del 2015, sarà comparato con i cadaveri non identificati della banca dati nazionale del Dna. Ma il fratello esprime titubanza: «Non si scioglieranno i nostri dubbi».

Dopo tante battaglie per la ricerca dello psicologo, in seguito a un decreto del Pm Maria Benincasa del Tribunale di Torre Annunziata, la madre e il fratello nei giorni scorsi hanno depositato ai carabinieri campioni di Dna che saranno inviati a Roma, analizzati dai Ris e comparati con i cadaveri degli obitori italiani riportati dalla banca dati. Un registro in vigore dal giugno 2016, con il Dpr 87/2016 che ha dato attuazione alla legge del 30 giugno 2009 sulla necessità di creare una cooperazione transfrontaliera per la lotta al terrorismo. Tuttavia i 1868 cadaveri che sono compresi nella banca dati sono quelli ritrovati dopo l'attuazione della legge e questo lascia perplessi i familiari.

«È una svolta- ha detto Andrea, fratello di Giuseppe- ma restano molti dubbi perché il Dna sarà comparato con una parte (coincidente per sesso ed età) dei quasi 2000 presenti nella banca dati e, soprattutto, non antecedenti al 2016, mentre mio fratello è scomparso nel 2015. Il commissario straordinario per le persone scomparse dovrà attuare questa legge e occuparsi anche degli scomparsi prima del 2016».  Della banca dati, il numero maggiore di corpi non identificati risulta in Sicilia, circa 1082 perché riporta il numero di salme di immigrati deceduti in mare; in Campania sono circa 76. Per chi dovesse avvistare Giuseppe di meglio, può rivolgersi al numero 3494319549
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