Siani, dal premio all’asilo: «Via i figli ai camorristi»

Le iniziative per il giornalista del Mattino ucciso 38 anni fa

Un momento delle Giornate con Giancarlo
Un momento delle Giornate con Giancarlo
di Giuliana Covella
Mercoledì 20 Settembre 2023, 23:57 - Ultimo agg. 22 Settembre, 07:26
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«La vera sfida è togliere i bambini ai camorristi, ecco il senso dell’asilo nido che porterà il nome di Giancarlo, dopo tante strade, scuole e murales che lo ricordano. Sarà l’evento centrale delle Giornate a lui dedicate. Quando lui scrive dei “muschilli” e parla di una nonna che manda il nipote a vendere la droga, si chiede “ma questi ragazzi che futuro avranno”? Altrimenti abbandonarli significherà consegnare i ragazzi della nostra città alle mafie». Così Paolo Siani, fratello di Giancarlo ed ex parlamentare, a margine della presentazione delle iniziative in memoria del cronista ucciso dai clan. 

«Sono molto commosso e sorpreso dalla quantità di ragazzi che non hanno mai conosciuto Giancarlo, in questi giorni si ricordano di lui e partecipano attivamente. Dopo 38 anni è un piccolo miracolo». Paolo Siani è emozionato, come sempre, ogni volta che parla del fratello e lo è ancora di più perché, come afferma lui stesso, «quest’anno abbiamo voluto cambiare il Premio Siani e affidare ai ragazzi il compito di scegliere il libro che lo vincerà. Si parla sempre di scuola dal versante della dispersione, invece noi vogliamo mostrare la scuola bella di Napoli che funziona con studenti bravi e insegnanti motivati che fanno un gran lavoro ogni giorno». A decretare dunque il vincitore dell’edizione 2023-2024 saranno gli studenti di Napoli, Campania e varie parti d’Italia, come è stato spiegato nel corso della presentazione al Pan del programma delle “Giornate con Giancarlo”, che si concluderanno domenica.

Nelle prossime settimane la Fondazione darà alle scuole le indicazioni sulle modalità per partecipare (inviando le loro schede a premiosiani@fondazionegiancarlosiani.it entro il 30 aprile), realizzato in collaborazione con Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato unitario giornalisti della Campania e quotidiano Il Mattino.

I libri su cui i ragazzi lavoreranno leggendoli e valutandoli sono stati indicati dalla Fondazione e selezionati da Viola Ardone, Lorenzo Marone, Silvio Perrella e dalla stessa Fondazione Siani: si tratta di “Spacciatori di libri” di Rosario La Rossa; “Il cane di Falcone” di Dario Levantino; “Dio ci vuole felici” di Elisabetta Rasy; “Una fimmina calabrese, così Lea Garofalo sfidò la ‘ndrangheta” di Paolo De Chiara.

«I ragazzi hanno voglia di essere testimoni di verità e giustizia e noi offriamo loro un’opportunità», ha aggiunto Geppino Fiorenza, presidente onorario della Fondazione. Nell’ambito delle iniziative sabato alle 9 alle rampe Siani si svolgerà una cerimonia con la deposizione di fiori dove il giornalista fu ucciso, mentre alle 12 gli sarà intitolato il primo asilo nido a Bacoli. Alla presentazione hanno partecipato tra gli altri l’assessore comunale alla sicurezza Antonio De Iesu, il magistrato Armando D’Alterio ed Enrico Tedesco, segretario generale della Fondazione Polis, che ha sottolineato il lavoro che si sta facendo proprio rispetto alle politiche dell’infanzia e dell’adolescenza «perché è lì che bisogna impegnarsi per dare un futuro ai ragazzi e alla nostra terra, ricordando che la Campania vanta il triste primato di vittime innocenti di criminalità che sono oltre 630».

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Nel corso della presentazione il presidente dell’Ordine dei giornalisti Lucarelli ha ricordato: «Il 29 saremo a Torre Annunziata in una scuola con tanti colleghi per un corso di aggiornamento su Giancarlo. Questo rimane il modo per impegnarsi su certi temi, con il lavoro nelle scuole». Secondo Claudio Silvestri, presidente del Sugc, «per la nostra categoria Giancarlo non è solo un simbolo potentissimo. Sono 22 i cronisti minacciati in Italia. Il nostro dovere in questo momento è esserci, in una società complessa come quella di oggi. Per combattere quel tipo di società tossica sono due gli antidoti, la corretta informazione e la conoscenza con le iniziative che Paolo e Gianmario portano avanti».

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