Per due weekend Napoli ha scrutato il cielo e immaginato che all'orizzonte il Vesuvio prendesse le sembiante del monte Fuji. Il Festival dell'Oriente ha attratto (oggi ultimo giorno) i napoletani perché «è talmente lontano che è un onore averlo in casa» ma non si lasciano sedurre da maschere e maneki neko sminuito a «o' gatto» da alcuni appassionati di kabala, preferendo il corno nostrano. Persino il bonsai, legato alla vita, è stato declinato in variante partenopea per cui «non si compra, perché poi se appassisce muore anche chi se n'è preso cura».
La curiosità alla fine ha vinto comunque su ogni freno della superstizione e migliaia di napoletani si sono lasciati «battezzare» all'ingresso della fiera «dall'indice indù» in mezzo alla fronte. Viaggio nel mondo orientale tra riti, cibi, resine magiche, meditazione, gong e ciotole per ossigenare l'acqua.
Al Festival dell'Oriente il corno batte
il maneki neko | Video
di Francesca Cicatelli
Domenica 24 Settembre 2017, 13:17
- Ultimo agg. 16:42
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